REDAZIONE PONTEDERA

Caso Keu e le parti civili. Comune non si costituisce proprio come l’ex giunta

Il centrodestra in continuità: "Confermiamo quanto già deciso ad aprile"

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SANTA CROCE

La giunta Gannoni, come la giunta Deidda, decide di non costituire il Comune di Santa Croce parte civile nel procedimento penale sul Caso Keu che, come noto, vede coinvolti imprenditori e politici tra cui l’ex sindaca. La decisione dell’attuale sindaco Roberto Giannoni (nella foto) e del suo esecutivo è politicamente rilevante. La giunta Giannoni si è espressa rispondendo all’avvocato Luca Scarselli dell’Unione Inquilini che aveva presentato un’istanza con la quale chiedeva al Comune di costituirsi parte civile. Secondo il Tribunale di Firenze, infatti, il Comune di Santa Croce è tra le parti offese, come riportato nel decreto di fissazione di udienza preliminare notificato all’ente il 19 gennaio 2024. La precedente giunta, nella seduta del 9 aprile presieduta dal vicesindaco Marco Baldacci, aveva deciso di non autorizzare la costituzione di parte civile nel procedimento penale.

"Questa amministrazione – si legge nella delibera della giunta Giannoni – condivide le motivazioni espresse dalla giunta precedente e ha ben presente che per legge, in materia di danno ambientale, solo lo Stato e segnatamente il Ministero dell’Ambiente è legittimato a costituirsi parte civile nel processo penale. Diversamente da altri enti locali, il Comune di Santa Croce non risulta aver subito danni materiali per effetto dei reati contestati agli imputati, posto che dalle indagini non sono stati identificati siti potenzialmente contaminati sul territorio comunale. La non costituzione di parte civile non preclude la possibilità di agire in giudizio in futuro per ottenere il risarcimento del danno all’immagine, unica tipologia di danno ad oggi recriminabile dal nostro ente".

La giunta di Santa Croce "considera che allo stato degli atti e dei fatti accertati, non appare immediato riuscire a fornire prova del danno immateriale subito dall’ente per effetto dei contestati reati ambientali e che costituirsi parte civile porterebbe invece il Comune di Santa Croce a dover sostenere da subito significativi costi di natura legale e di aggravio amministrativo".

gabriele nuti