REDAZIONE PONTEDERA

Cassa integrazione contro la crisi. I sindaci del centrodestra esultano: "Roma è stata più vicina di Firenze"

Mini, Del Grande, Giannoni e consigliere regionale Petrucci che attacca: "Regione e Pd accecati dall’ideologia"

Cassa integrazione contro la crisi. I sindaci del centrodestra esultano: "Roma è stata più vicina di Firenze"

Mini, Del Grande, Giannoni e consigliere regionale Petrucci che attacca: "Regione e Pd accecati dall’ideologia"

COMPRENSORIO

"Otto settimane di cassa integrazione per le concerie e il settore moda, comprese le aziende sotto i quindici dipendenti, sono un ottimo risultato perché consente alle imprese di arrivare alla fine dell’anno senza il riscchio di dover licenziare. Le otto settimane stabilite dal governo Meloni sono riferite, infatti, al 2024 ed è quello che abbiamo chiesto nell’incontro a Roma con il ministro Urso insieme a tutti i sindaci della zona del Cuoio e ai rappresentanti delle associazioni di categoria". I sindaci del centrodestra, ieri in conferenza stampa nella sala consiliare di Castelfranco, plaudono alla decisione del governo di concedere ulteriori settimane di cassa integrazione. Con Fabio Mini (Castelfranco), Roberto Giannoni (Santa Croce) e Manuela Del Grande (Santa Maria a Monte) c’era Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

"Roma è stata più vicina di Firenze", ha detto Del Grande. Tradotto il governo Meloni ha fatto di più della Regione amministrata dal centrosinistra. "Speriamo in futuro anche di un intervento della Regione", ha rincarato la dose Mini. Giannoni ha ribadito l’importanza che i sindaci del Cuoio si siano mossi insieme. "Ognuno di noi si è mosso per la cittadinanza indipendentemente dalle posizioni politiche – ha detto Giannoni – Non importa chi segna, ma l’importante è che la squadra faccia gol".

Tra le prime ore della notte di martedì e la mattinata di ieri la decisione del governo di concedere le otto settimane di cassa integrazione alle imprese della moda è stata oggetto di prese di posizione della Regione con il presidente Eugenio Giani e l’assessora Alessandra Nardini e delle Unioni comunali del Partito Democratico della zona del Cuoio. "A parte la comunicazione personale, dell’onorevole La Porta e del consigliere regionale Petrucci, invece che istituzionali – hanno detto Giani e Nardini – La scelta del Governo conferma la bontà della nostra richiesta a sostegno di un settore strategico a livello nazionale e toscano. Ci saremmo aspettati una risposta più celere e di 12 settimana di ’cassa’ invece che otto. Chiediamo anche che la durata del nuovo ammortizzatore sia prolungata al 31 dicembre 2025". Il Pd ricalca a grandi linee le dichiarazioni di Giani e Nardini e parla di "solamente due mesi in più" e di "toppa peggio del problema". "Questo governo dimostra una totale mancanza di visione strategica per lo sviluppo di una politica industriale non solo per il nostro territorio, ma per l’intero Paese – ancora il Pd – La crisi del comparto moda che stiamo vivendo va affrontata con un unico tavolo con i ministeri Mef e Mimit, Regioni, Comuni, organizzazioni di categoria e delegazioni sindacali".

"Sono molto soddisfatto – ha detto Diego Petrucci – Abbiamo raggiunto un obiettivo non scontato grazie a un dialogo con il Governo che non si è mai interrotto malgrado la gestione scomposta della vicenda da parte della Regione Toscana e del Partito Democratico. Mentre il governo dimostra attenzione al territorio si registra un isterismo collettivo nel centrosinistra che fa il tifo contro Santa Croce, Castelfranco, San Miniato, Montopoli, Fucecchio e Santa Maria a Monte. Da Giani alla Nardini ai vari parlamentari. Non dico che avrebbero dovuto applaudire, ma neppure criticare come stanno facendo. Sono accecati dalla furia ideologica. E concludo dicendo che il fatto che sia intervenuto il Governo non impedisce alla Regione di fare la sua parte per questo comparto".

gabriele nuti