"Che l’arbitro decida il risultato di una partita così importante è inaccettabile". È la dura polemica sollevata dall’ex arbitro internazionale Piero Ceccarini, da quest’estate responsabile comunicazione dell’S.C. Cenaia, al termine dello scontro salvezza di Serie D contro il Real Forte Querceta. "Dopo il pareggio – dice – il secondo gol l’ha deciso l’arbitro e siamo molto rammaricati perché era una partita molto importante per entrambe le squadre. Ho fatto l’arbitro e mi rendo conto delle difficoltà che può avere un arbitro a dirigere una partita, ma non riesco a capire le contraddizioni tecniche che proprio questo arbitro ha fatto durante la gara. Non si può accettare che sul terreno di gioco vengano ignorati interventi decisamente fallosi, per quanto riguarda spinte e trattenute fatte in precedenza a danno dei nostri giocatori e guarda caso proprio su Rossi, in due circostanze molto evidenti. E poi in area di rigore si usa decisamente un altro metro di giudizio. Rossi aveva appena appoggiato il braccio sull’avversario". Questo il rammarico dell’ex arbitro Ceccarini contro il direttore di gara, reo secondo il dirigente arancioverde, di aver fischiato all’79’ un rigore troppo ingenuo ai padroni di casa del Real Forte Querceta, che poi hanno realizzato con il tiro dal dischetto di Podestà che ha deciso l’incontro, consegnando tre punti d’oro in chiave salvezza alla formazione locale. A passare in vantaggio erano stati i padroni di casa, subito dopo 5’ con Sanyang, poi uscito infortunato. Il pareggio era arrivato a metà del secondo tempo con Pegollo e quindi nel finale l’episodio che ha deciso l’incontro. "L’arbitro dovrebbe spiegare – dice Ceccarini –. Ci si lamenta in Serie A degli arbitraggi ma bisognerebbe controllare le partite anche a questi livelli perché, come in Serie A possono essere danneggiate delle società, anche in questo caso il Cenaia è stato penalizzato".
Luca Bongianni