SARAH ESPOSITO
Cronaca

Cent’anni di gratitudine. Pontedera e la Piaggio. Un secolo da raccontare

Una mostra per ripercorrere il rapporto fra la città e la "sua" fabbrica. Documenti inediti e sorprese: "Una storia fatta dalle persone".

Sopra l’inaugurazione della mostra e sotto uno dei pannelli espositivi

Sopra l’inaugurazione della mostra e sotto uno dei pannelli espositivi

Un racconto per immagini del secolo che ha segnato il rapporto tra la città di Pontedera all’azienda Piaggio. Ieri pomeriggio è stata inaugurata la mostra fotografica realizzata in occasione del centenario dello stabilimento Piaggio, dal suo arrivo a Pontedera fino a oggi. Gli spazi espositivi del museo Piaggio accolgono scatti e documenti in una narrazione che nasce dall’acquisto dell’officina delle Costruzioni Meccaniche Nazionali per la produzione di motori aeronautici su licenza fino al successo del secondo dopoguerra, grazie alla potente ripartenza permessa, negli anni della Ricostruzione (e oltre) dal progetto e dalla produzione di Vespa. Il percorso espositivo, in 10 sezioni, si snoda attraverso collage fotografici d’impatto. Le immagini poste su una speciale tela e retro illuminate diventano un flusso di informazioni contemporaneo capace di parlare ai visitatori di oggi. Molte sono le foto inedite, tanti i documenti dell’archivio storio Piaggio per la prima volta esposti in originale. Ci sono verbali, contratti, planimetrie e progetti, corrispondenza, materiale di comunicazione, e ancora veicoli, oggetti della collezione del Museo Piaggio e di collezionisti. Un omaggio a quel legame speciale tra città e Pontedera.

"Un’azienda non diventa grande per caso – ha detto Riccardo Costagliola presidente della Fondazione Piaggio prima del taglio del nastro – un’azienda è fatta di cultura, di saperi, di valori e questo è ciò che Piaggio ha trovato qui. Invito i più giovani a visitare la mostra, attraverso le immagini possono scoprire le loro radici, la sofferenza e il lavoro che raccontano. Da qui può nascere la curiosità di scoprire la storia della loro città". La mostra è promossa e realizzata dalla Fondazione Piaggio in collaborazione con la Fondazione Pontedera per la cultura, il centro espositivo PALP di Pontedera con il patrocinio del Comune di Pontedera. È curata dalla Fondazione Piaggio in collaborazione con Michele Quirici. È stata realizzata anche grazie alla concessione di utilizzo di immagini da parte dell’Archivio Fotografico Lucchese, Publifoto Intesa Sanpaolo, del Festival Sete Sóis Sete Luas, del CREC di Pontedera e al prestito di alcuni materiali da parte del curatore Michele Quirici, dell’Archivio Sergio Vivaldi e della Misericordia di Pontedera. "Un racconto di esperienze e di ricordi – ha detto l’assessore alla cultura Francesco Mori – è la storia di una comunità e di ciò che quell’esperienza ha rappresentato. Dietro i fogli e i numeri ci sono scelte aziendali che hanno segnato il rapporto strettissimo con il territorio". La nascita, la guerra, le intuizioni geniali, il boom economico e poi il lavoro, l’alluvione e gli scioperi, infine i modelli diventati iconici. "Un punto di partenza per raccontare il legame Piaggio Pontedera – hanno detto il curatore Michele Quirici e Maria Margherita Scotti archivista museo Piaggio – una storia non solo di città ma anche e soprattutto di persone".