SARAH ESPOSITO
Cronaca

Chianni piace agli stranieri Fuori dal turismo di massa E ottimo paese per viverci

Sono numerosi i visitatori arrivati dall’estero che decidono di trasferirsi qui. Il sindaco: "Stiamo riuscendo a contenere la curva dello spopolamento".

di Sarah Esposito

Fuori dalle rotte classiche del turismo di massa alla ricerca del buon vivere e della Toscana autentica. Siamo a Chianni, 1300 abitanti, qui il fenomeno dello spopolamento, comune a tanti piccoli borghi, ha incontrato un argine: i numerosi stranieri che scelgono proprio questo angolo di alta Valdera per comprare casa per le vacanze o trasferirsi, magari dopo la pensione. Cittadini danesi, inglesi, svedesi ma anche australiani e statunitensi.

"Perché Chianni? – prova a rispondere il sindaco Giacomo Tarrini – Per la sua vivacità ma soprattutto perché ha mantenuto intatta la sua autenticità. Grazie all’arrivo di persone dall’estero o da altre parti d’Italia stiamo riuscendo a contenere la curva dello spopolamento che negli anni passati ha contato anche un meno 25%. Credo che la pandemia abbia fatto riscoprire a tutti il valore dei piccoli luoghi, lontani dal caos, ma vivi. Noi puntiamo proprio su questi aspetti con la consapevolezza che basta molto poco a rovinare tutto". Un trend che nei fatti si traduce in un mercato immobiliare vivace. Un fenomeno che ne mette in movimento altri come la corsa alla svolta green con l’implementazione delle colonnine di ricarica per le auto elettriche o la necessità di accelerare sulla conclusione della copertura della fibra per favorire servizi e lavoro a distanza.

"Fino a qualche anno fa – continua Tarrini – sembrava impensabile poter contare sul turismo come importante voce di bilancio. Adesso grazie alle entrate provenienti dalla tassa di soggiorno (che a Chianni costa un euro al giorno per un massimo di cinque giorni. Per un totale che si aggira intorno ai 15, 20 mila euro l’anno, ndr) riusciamo a finanziare gran parte degli eventi che organizziamo. Un’entrata che ci permette di continuare a investire nel decoro e nell’offerta turistica del borgo".

Se vent’anni fa qualcuno avesse chiesto a un commerciante di Chianni di dover imparare l’inglese per svolgere al meglio il proprio mestiere probabilmente avrebbe ricevuto una sonora risata in risposta, adesso invece conoscere le basi di una o più lingue straniere è diventata la necessità. Tanto che nei locali della Misericordia vengono organizzati dei corsi da una madrelingua inglese, una ex insegnante che ha deciso di trasferirsi a Chianni. D’altronde l’accoglienza gioca una parte importantissima nell’immagine complessiva del paese, così ogni esercente finisce per avere un ruolo fondamentale in questo complesso fenomeno. Con questo spirito è nato l’ultimo evento organizzato in centro: una cena dedicata proprio agli ospiti stranieri. Tra gli ingredienti i piatti tipici di Chianni e quell’ospitalità capace di trasformare molti turisti in residenti del borgo.