LUCA BONGIANNI
Cronaca

Chirurgia in tre dimensioni. Tecnologie d’avanguardia. Le innovazioni del "Lotti"

Sono iniziati ieri gli interventi oculistici con questa speciale tecnica. Il dottor Palla: "Un sistema che sostituisce il microscopio operatorio".

Chirurgia in tre dimensioni. Tecnologie d’avanguardia. Le innovazioni del "Lotti"

Come al cinema, con gli occhiali polarizzati e le immagini in 3D, all’ospedale Lotti di Pontedera da ieri si è iniziato ad operare con una nuova tecnologia all’avanguardia. Da questa settimana sono iniziati i primi interventi oculistici con la speciale tecnologia 3D. Grazie ad un visualizzatore che restituisce un’immagine tridimensionale dell’occhio da operare, i medici del reparto di oculistica hanno inaugurato un nuovo capitolo della chirurgia pontederese, utilizzando una macchina che al momento è l’unica presente nell’intera Area Vasta della Toscana Nord Ovest, una delle poche in Italia.

"Adesso siamo dotati di questo strumento che sostituisce in tutto e per tutto il microscopio operatorio – spiega il dottor Michele Palla, responsabile del reparto di oculistica di Pontedera – il chirurgo non guarda più al microscopio operatorio ma, con degli occhiali molto simili a quelli usati al cinema, guarda un megaschermo. Questo si risolve in un miglioramento ed un ampliamento del campo visivo del chirurgo e soprattutto in una soluzione di condivisione dell’intervento con tutto il personale della sala operatoria. Infatti anche tutto il personale, munendosi di occhiali 3D, riesce a vedere l’intervento esattamente come lo vede il chirurgo. Ecco che c’è una funzionalità pratica, sulla chirurgia, ma anche didattica. Questo strumento è un ulteriore passo dello sviluppo della chirurgia che c’è stata a Pontedera, perché segue l’impiantamento delle lentine telescopiche per le maculopatie ed i dispositivi per la chirurgia mininvasiva sul glaucoma".

Nel 2023 a Pontedera sono stati effettuati oltre 3mila interventi. Da quest’anno un ulteriore elemento di svolta. "Tra i principali vantaggi di operare con il visualizzatore 3D – dice Emanuele Di Bartolo, medico dell’equipe di oculistica di Pontedera – c’è quello di rielaborare le immagini acquisite durante l’intervento per evidenziare dettagli che con il microscopio operatorio non sarebbe possibile cogliere e questo permette di operare meglio". I passi avanti di questa tecnologia apprezzati anche da Pasquale Loiudice, anche lui in forza al team di oculistica del Lotti. "Con questa nuova tecnologia possiamo intervenire su tutte le patologie che già operavamo in passato, dal glaucoma alla cataratta, fino alle malattie della retina".