
Discoteca Boccaccio club
A poco più di due mesi dalla riapertura, anche il Boccaccio Club ha dovuto chiudere nuovamente le sue porte ai giovani della Valdera e non solo. Una decisione, quella di chiudere le discoteche, presa dal Governo il 24 dicembre scorso, ma non facile da digerire anche per i proprietari della discoteca di Calcinaia che dopo aver affrontato un anno e mezzo di chiusura forzata dall’inizio della pandemia, ora devono fare i conti con la seconda.
"Chiudere durante le feste di Natale e Capodanno ci priva di quasi il 10% dell’incasso annuo – dice Edilio Pellinacci, patron del Boccaccio Club –. Ma cosa ci dispiace è come ci è stata comunicata la chiusura, a poche ore dall’evento già organizzato del 24 dicembre. E adesso chiediamo che ci venga dato un ristoro importante visto che abbiamo 120 persone che lavorano in discoteca e non c’è più neppure la cassa integrazione". L’avanzare della variante Omicron ha portato in questi giorni il Governo a dover prendere alcune scelte, tra cui quella di fermare le discoteche almeno fino al 31 gennaio. "Ancora una volta le discoteche sono state considerate la prima categoria pericolosa da dover chiudere – prosegue –. In questi mesi abbiamo lavorato scrupolosamente per far rispettare tutte le norme che ci erano state indicate da seguire". Le abitudini per andare in discoteca infatti sono cambiate. Dal green pass alla prenotazione obbligatoria.
"La prenotazione obbligatoria è stata un successo – conferma Pellinacci – riuscivamo ad applicare un controllo sistematico agli accessi e quindi anche a scovare green pass e carte d’identità fasulle, favorendo l’accesso di persone educate e corrette tutte maggiorenni. Inoltre, avere tutti i nominativi ha in qualche modo scoraggiato i clienti più agitati ad esagerare con l’alcool e azzerato ogni tipo di litigio o rissa nel locale. All’inizio il server ha faticato, raggiungevamo picchi di 14-15mila contatti contemporanei ma in seguito lo abbiamo rinforzato e non ci sono state più difficoltà. Una modalità da riproporre anche in futuro". Un futuro che tutti si augurano possa essere il più prossimo possibile.
Luca Bongianni