Il "caso" biblioteca infiamma ancora la politica sanminiatese. E’ Filo Rosso a rincarare la dose: "Nonostante le dichiarazioni ottimistiche dei consiglieri di maggioranza, la realtà delle biblioteche nel nostro comune è preoccupante – scrive il gruppo guidato da Veronica Bagni –. Dopo la chiusura della biblioteca di San Miniato Basso, le altre due strutture non sono state in grado di gestire il carico degli utenti. La tanto decantata ‘internalizzazione’ si è rivelata un compromesso, lasciando comunque alcuni servizi in mano a una cooperativa".
"Esprimiamo piena solidarietà alle ex bibliotecarie di San Miniato Lafinediunappalto, vittime di una condotta antisindacale che ha ignorato i veri bisogni della comunità – si legge ancora nella nota di Filo Rosso –. Questa gestione non ha portato al necessario potenziamento dei servizi, fondamentali soprattutto per gli studenti delle superiori e delle università".
Sono passati quasi otto mesi dalla chiusura della biblioteca di San Miniato Basso e non ci sono infatti notizie della riapertura o almeno di una sua collocazione provvisoria in altra sede. Intanto i numeri parlano: ovviamente si registra un calo rispetto al 2023 (dai 20.279 libri primi 11 mesi dell’anno 2023 ai 18.110 ad oggi) dovuto alla mancanza di una sede su tre. La sola biblioteca Luzi di San Miniato nonostante la mole di frequentazioni e di prestiti – stando a quanto emerge – non ha la forza di intercettare i bisogni della cittadinanza di San Miniato Basso. La cui struttura è, appunto, ancora chiusa.