ELISA CAPOBIANCO
Cronaca

«Il circo? Spettacolo vergognoso». Scatta sit-in e arrivano i carabinieri

Qualche parola di troppo ma poi la situazione si calma

Gli animalisti a Ponsacco

Ponsacco, 8 maggio 2017 - «Animali liberi, animali liberi. Non siate complici, non comprate quel biglietto!». Le famigliole all’ingresso del circo Orlando e Oscar Orfei – approdato a Ponsacco il 29 aprile - si guardano attorno incuriosite, senza capire. Poi qualcuno si stacca dal gruppo degli attivisti per spiegare il senso di quel coro che cerca di sovrastare la ‘voce’ robotica degli Orfei mentre sciorina dall’altoparlante l’elenco degli esemplari pronti ad esibirsi. Cavallini pony, lama, cammelli, serpenti, pitoni, anaconde, tarantole, coccodrilli e pappagalli color arcobaleno: lo spettacolo è servito. Ma i manifestanti dell’associazione AnimAnimale e Lav non si divertono affatto e promettono di guastare la festa anche a chi col circo lavora e vive.

«Siamo qui per condannare i circhi che sfruttano gli animali, facendoli soffrire, costringendoli in prigionia, sottoponendoli ad uno stress deleterio, innaturale e ad una condizione di continua derisione – spiega il consigliere di AnimAnimale, Riccardo Sinopoli, sostenuto dalla presidentessa Brunetta Tori –. Siamo davanti ad uno spettacolo vergognoso che fa male anche ai nostri bambini. Scienziati e psicologi hanno dimostrato la potenza diseducativa dei circhi. Il presidio di oggi (ieri, dal pomeriggio fino a sera, ndr) serve a sensibilizzare i genitori anche su questo problema perché non si tratta soltanto di schierarsi con gli animalisti per il rispetto degli esseri viventi. Alcuni personaggi pubblici hanno sostenuto che non possiamo rimuovere una parte così importante della nostra tradizione artistica. Noi, invece, diciamo che ci sono tanti modi più sani di divertirsi e di far crescere le nuove generazioni».

Alcuni attivisti tentano di attaccare uno striscione «in difesa degli animali» alla recinzione del piazzale della fiera e i circensi escono fuori per dissuaderli. Vola qualche parola grossa, arrivano i carabinieri. Si apre la polemica sulle distanze da rispettare tra chi protesta e chi lavora nonché sulla collocazione più appropriata dello striscione, ma gli uomini dell’Arma – coadiuvati dalla municipale – smorzano la tensione. «Noi per primi amiamo gli animali e li rispettiamo, facendoli vivere bene. Siamo sottoposti a controlli quotidianamente – spiegano i circensi dell’Orfei -. Il circo è cultura. Queste manifestazioni sono solo strumentali». Questione di punti di vista. «Noi siamo contro le gabbie di ferro e mentali», ribatte il ‘clown’ David Cartisano mentre regala un palloncino ‘animalista’ ad un bambino per convincerlo a non entrare nel tendone. «Invitiamo il sindaco di Ponsacco a confrontarsi con la nostra associazione per limitare in futuro spettacoli di questo genere nel suo comune», chiude Sinopoli.