Pontedera (Pisa), 19 agosto 2023 – "La vita di Pontedera e quella del marchio Piaggio sono intimamente legate da una storia straordinaria e conosciuta in tutto il mondo. Per questo la morte di Roberto Colaninno, Presidente di Piaggio negli ultimi venti anni, è motivo di cordoglio collettivo per l'intera città". Lo afferma Matteo Franconi, sindaco di Pontedera, cittadina dove sorge dalla sua fondazione il principale complesso industriale della Piaggio. "Durante le occasioni istituzionali in cui abbiamo costruito un rapporto franco e rispettoso della diversità dei ruoli, il Presidente ogni volta rispondeva alle mie sollecitazioni sulla necessaria centralità di Pontedera all'interno delle politiche aziendali affermando che solo la dimensione multinazionale acquisita da Piaggio ha consentito all'azienda di crescere e resistere alle trasformazioni economiche globali consentendo al gruppo di investire nella città in cui è nata", aggiunge Franconi. "Roberto Colaninno credeva che l'impegno sul versante dell'innovazione tecnologica dovesse essere il cuore del progetto di sviluppo anche nel nostro stabilimento: uno strumento indispensabile per cogliere il passaggio, anche culturale, dalle motorizzazioni termiche a quelle elettriche - prosegue il sindaco di Pontedera -. Ogni volta che lo sollecitavo a porre massima attenzione alle istanze delle organizzazioni sindacali e alla tutela dei lavoratori, anche quando manifestava punti di vista diversi, non ha mai trattato con sufficienza, fastidio o superficialità i temi; rivendicava le proprie idee da imprenditore ma non denigrava mai le posizioni degli altri".
"Per Pontedera e per tutta la Toscana è di valore capitale che l'azienda metalmeccanica italiana più grande del Paese continui a dedicare strategie ed investimenti confermandosi un punto di riferimento per il nostro tessuto economico e produttivo e una leva importante di occupazione stabile - conclude Franconi -. Alla famiglia, ai suoi affetti piu cari e a tutti i collaboratori di Piaggio le più sentite condoglianze".
Roberto Colaninno «ha preso in mano la Piaggio in un momento molto difficile e precario e gli va dato il merito di averla risollevata sia da punto di vista produttivo che finanziario. In merito alle relazioni sindacali, ritengo che gli si mancato lo scatto per fare una vera innovazione. A sua difesa posso dire che forse le sue rigidità, soprattutto nei confronti della Fiom, sono state anche la conseguenza di una nostra situazione interna molto conflittuale e difficile che finalmente da un po’ di tempo si è risolta. Nonostante ciò, nelle varie occasioni di confronto, pur nell'asprezza dei toni, ha sempre avuto il massimo rispetto per la Fiom e la Cgil e si diceva rammaricato di non riuscire molte volte a trovare un'intesa anche con noi». Così ricorda le vertenze alla Piaggio con Roberto Colaninno il sindacalista Marco Comparini, all'epoca segretario della Fiom di Pisa e ora nella segreteria della Cgil provinciale. "La Piaggio e Pontedera devono molto a Roberto Colaninno e a ciò che ha costruito - sottolinea Comparini - Da parte nostra inviamo alla famiglia e a tutta la dirigenza un sentito messaggio di condoglianze”.
"Siamo profondamente dispiaciuti per la scomparsa del presidente della Piaggio Roberto Colannino. Le sue capacità imprenditoriali hanno consentito prima la difesa e poi il rilancio nel nostro Paese della più importante azienda nel settore dei motoveicoli, mantenendo in mani italiane marchi importanti come Piaggio, Aprilia e Moto Guzzi". Lo affermano in una nota congiunta Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim Cisl, e Alessandro Beccastrini, segretario generale Toscana della Fim Cisl. "Anche nei momenti più difficili di crisi del settore, come organizzazione sindacale siamo riusciti con il Presidente a raggiungere intese che consentissero di difendere l'occupazione, di stabilizzarne i contratti oltre a riconoscere con gli accordi aziendali risultati positivi e innovativi per le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo - proseguono -. Ora siamo tutti impegnati, dalle organizzazioni sindacali, alla famiglia e agli azionisti, a dare seguito al suo operato, continuando a sviluppare e ad investire nelle aziende Italiane, mettendo al centro gli interessi delle lavoratrici e i lavoratori che insieme al presidente Colannino hanno consentito in questi anni di consolidare questa importante realtà industriale del nostro Paese".
«Apprendiamo con tristezza della scomparsa del presidente della Piaggio, Roberto Colaninno. Le sue capacità imprenditoriali e la sua passione per l'industria hanno salvato Piaggio nella fase più difficile della sua storia». Così una nota di Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore automotive, e Samuele Nacci, segretario della Uilm di Pisa. «Come Uilm - aggiungono - esprimiamo la nostra gratitudine per quando il presidente Colaninno ha fatto per i lavoratori. Confidiamo che il suo operato possa sopravvivergli e che la sua famiglia sappia raccogliere la grande eredità che lascia».