REDAZIONE PONTEDERA

"Com’è nato un golpe: il caso Moro", il documentario di Cavallini

Il regista pontederese ha presentato al festival di Messina il suo ultimo lavoro

Torna al cinema, all’aperto, il regista pontederese Tommaso Cavallini con il suo nuovo progetto cinematografico, il documentario "Com’è nato un golpe: il caso Moro". Domenica scorsa in occasione del festival Horcynus di Messina si è tenuta l’anteprima nazionale del documentario che sarebbe dovuto uscire a marzo scorso ma il Covid e quindi il lockdown hanno costretto i produttori a rimandare le prime proiezioni. Domenica scorsa a Messina, lunedì 3 agosto invece la prima proiezione al nord, a Udine, e poi un’altra data in Toscana, il prossimo 2 settembre a Pontasserchio. "Ci stanno contattando sempre più Comuni da tutta Italia per proiettare questo film – spiega Cavallini – inizialmente pensavamo fosse destinato ad un pubblico più di nicchia invece già domenica a Messina ci siamo trovati davanti spettatori di tutte le età, da chi c’era nel ’78 fino ai ragazzi più giovani, incuriositi da questa storia".

Il documentario ripercorre le ultime fasi di vita di Aldo Moro, dal viaggio negli Stati Uniti nel 1974, al rapimento, la detenzione fino all’uccisione del presidente della Democrazia Cristiana. Una narrazione condotta dal senatore Sergio Flamigni, dall’ex magistrato Carlo Palermo, dai giornalisti ed autori di testi inerenti Marcello Altamura, Rita Di Giovacchino, Carlo D’Adamo e dal perito balistico Martino Farneti. Una narrazione che si contrappone con dati di fatto alla verità ufficiale del "memoriale" con filmati inediti e interviste esclusive.

L.B.