
Interesse anche per l’inaugurazione della mostra «Nexus. Di fiori e altre storie» dell’artista Antonio Barbieri
Tanta partecipazione al primo appuntamento del ciclo "Landscapes - Artigiani del futuro" al circolo Cheli, dal titolo "L’arte conciaria toscana: un’attitudine culturale". L’evento ha visto l’intervento di relatori di alto profilo, tra cui Luigi Latini, professore di architettura del paesaggio all’Università di Venezia, che ha sostenuto l’idea di un tessuto connettivo del fare a partire dal territorio e dal paesaggio: "Il paesaggio che ci circonda, materiale e immateriale, è il risultato di una filosofia del lavoro che, oltre a strategia e pianificazione, riconosce al saper fare artigiano la capacità di generare bellezza". Quindi il paesaggio che diventa un elemento attivo, modellato dalla mano dell’uomo con sensibilità e visione. Gabriele Goretti, professore delll’Università di Pisa, ha approfondito il tema della maestria avanzata e del know-how locale in relazione ai mercati globali. Ha sottolineato come design e sostenibilità debbano procedere di pari passo e come la ricerca di soluzioni innovative nel settore conciario rappresenti un’opportunità preziosa per le nuove generazioni di artigiani e imprenditori. A rafforzare questa prospettiva è stato l’intervento di Lorenzo Masini, co-fondatore di Supermateria, azienda fiorentina che unisce design, produzione additiva e nuove tecnologie, allo scopo di creare strumenti innovativi al servizio delle aziende. Il designer e artista Duccio Maria Gambi ha posto l’accento sul rapporto con la materia, lasciando un’importante riflessione su come la modernità ha allontanato la nostra percezione della materia. Di grande valore anche il contributo di Riccardo Bandini, presidente dell’Associazione Conciatori di Santa Croce, e Martina Giglioli, del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola,