Conceria, la crisi e il nodo export: "Importante impegno del governo"

Il tavolo della moda convocato per il 6 agosto. La soddisfazione del sindaco di Santa Croce

Conceria, la crisi e il nodo export: "Importante impegno del governo"

Conceria, la crisi e il nodo export: "Importante impegno del governo"

Occhi puntati sul governo dopo l’apertura del governo per sostenere il comparto moda in crisi di cui il conciario e il calzaturiero sono un tassello strategico. Il sindaco di Santa Croce Roberto Giannoni – comune capofila del distretto - rileva l’importanza di questo passaggio. La convocazione del tavolo nazionale della moda per il 6 agosto e l’impegno del ministro Urso nell’individuare risorse a sostegno del comparto conciario assieme al Mef, sono importanti e testimoniano una positiva attenzione del governo nazionale rispetto a una crisi che sta avendo importanti ripercussioni comparto delle concerie, con ripercussioni pesanti sull’export e sulle concerie – dice Giannoni –. Ringrazio i consiglieri regionali e le forze politiche che si sono adoperate a tal fine. Ci attendiamo continua e costante interlocuzione da parte di tutte le istituzioni che hanno un ruolo nella vicenda, inclusa la Regione Toscana, e siamo sempre pronti a fornire tutte le idee e le informazioni necessarie e utili per una soluzione strutturale e condivisa dei problemi che oggi attraversano il settore conciario, che non è solo un comparto economico ma è l’identità stessa di Santa Croce".

"Siamo particolarmente soddisfatti di come si sta muovendo il Ministro Urso nel gestire la crisi del settore moda. Una crisi che sta avendo importanti ripercussioni in Toscana, in particolare nel comparto delle concerie, e che si sta traducendo in una contrazione dell’export e del numero di occupati – dicono il consigliere regionale FdI Diego Petrucci e il capogruppo FdI in Consiglio regionale Vittorio Fantozzi –. Negli ultimi anni sempre più aziende stanno facendo ricorso alla cassa integrazione e gli occupati sono calati del 22%, con una flessione di oltre 3.500 dipendenti fra il 2018 e il 2023 in tutta la Toscana".

"Si registra poi un calo dell’export che nel 2023 per il solo distretto del Cuoio pisano ha segnato un meno 8,8% – concludono –. Dapprima abbiamo richiesto la convocazione delle associazioni di categoria e dei conto terzi in seconda commissione consiliare, dopodiché abbiamo prodotto un atto condiviso in cui abbiamo chiesto a Giunta e Governo nazionale di trovare gli strumenti utili per far stare in piedi il settore almeno fino al 2025. La notizia della convocazione del tavolo nazionale o e dell’impegno del Ministro Urso nell’individuare risorse a sostegno del comparto assieme al Mef, dimostrano che il Governo sta lavorando nella direzione che abbiamo indicato".

Carlo Baroni