VALDICECINASi è svolta la riunione del coordinamento regionale geotermico di Filctem Cgil: tema principale è stato il rinnovo delle concessioni geotermiche, in particolare l’accordo tra Regione Toscana e Enel Green Power, sancito nel febbraio scorso. Il coordinamento chiede la convocazione urgente di un tavolo regionale sulla geotermia per approfondire il piano industriale.
Il coordinamento aspetta di poter analizzare meglio il piano industriale di Egp, ancora non completo, che prevede circa 3 miliardi di euro di investimenti, con ricadute positive sulla sostenibilità e circa 30 milioni di euro all’anno di royalty da ripartire tra i Comuni. Sono previsti anche 65 MW di nuova potenza e 28 assunzioni in tre anni. Il coordinamento Filctem valuta positivamente la chiusura del confronto che rinnova le concessioni a Egp, un operatore qualificato con esperienza pluriennale nel settore geotermico, evitando così rischi di una gara internazionale e le relative incertezze. Tuttavia, "si ritiene insufficiente l’obbligo di Egp di sviluppare solo 65 MW di nuova potenza con le centrali PC6, Bagnore 5 e Monterotondo, progetti già avanzati e con risorsa certa. La produzione geotermica nazionale dal 2016 al 2023 si è ridotta di circa il 10%, e l’aumento stimato con le nuove centrali "sarebbe insufficiente a ripristinare i livelli del 2016. A livello mondiale, la geotermia cresce di circa il 3% all’anno, ma in Europa solo dello 0,9%. Con i numeri attuali, è difficile raggiungere l’obiettivo di coprire il 38% dei consumi elettrici della Toscana con la geotermia; nel 2025 questa copertura sarà del 34% - scrive Filctem, che prosegue - Per un vero sviluppo, sarebbe necessario imporre un obbligo di ulteriori 140 MW in 20 anni, non solo 65 MW". Il piano di assunzioni di Egp, per il sindacato, pari a 28 persone in tre anni, non è sufficiente. Inoltre, "non sono ancora noti i criteri di gara e le clausole sociali, e i segnali da Egp durante le negoziazioni sono preoccupanti, come il rinnovo di un appalto di biomasse in val di Cornia assegnato a una ditta di Brindisi. È anche in fase di valutazione un progetto per trasferire parte del laboratorio geotermico ad altre unità di Egp, per potenziare le attività di monitoraggio delle centrali".