SANTA CROCE
È stato rinnovato il contratto dei conciari. La sigla è arrivata nella tarda serata di giovedì. A darne notizia è il magazine "La Conceria". Il nuovo Ccnl resterà in vigore fino al 30 giugno 2026. "Una trattativa intensa – spiega Unic in una nota -, nella quale le parti hanno condiviso, superando alcune divergenze, l’impegno al dialogo e al confronto costruttivo". Atto doveroso, dato l’obiettivo di "affrontare in maniera coesa il difficile quadro economico in cui operano le concerie e i lavoratori. Il rinnovo non prevede solo soluzioni volte a garantire standard economici minimi per le lavoratrici e i lavoratori. Promuove anche la responsabilità sociale nei luoghi di lavoro attraverso vari interventi migliorativi". Ecco tutte le novità che riporta "La conceria" e che interessano i lavoratori della concia. L’aumento retributivo complessivo sarà pari a 191 euro (livello D2) e verrà erogato in busta paga attraverso 3 tranche.
La prima, datata primo marzo 2024, prevede un adeguamento di 96 euro. La seconda (primo gennaio 2025) sarà di 55 euro, mentre l’ultima (primo gennaio 2026) sarà di 40 euro. Sono presenti – viene spiegato – novità in tema di flessibilità, attraverso l’introduzione di causali contrattuali per il superamento dei 12 mesi nei contratti a termine e in tema di part-time.
In tema di welfare contrattuale: dal 2026 è previsto un incremento del contributo mensile relativo all’assistenza sanitaria integrativa Sanimoda che passa da 12 a 15 euro. Vengono aggiunti ulteriori 2 euro destinati alle coperture assicurative per la non autosufficienza.
Per le vittime di violenza di genere si prevede un mese di congedo retribuito a carico dell’azienda aggiuntivo rispetto a quanto previsto dalla legge. Inoltre vengono recepite le norme di legge in tema di lavoro agile, permessi per la donazione del midollo, congedi parentali, accomodamenti ragionevoli, agibilità sindacali per i Rappresentanti lavoratori per la sicurezza. Infine, in tema di diritti viene introdotta la disciplina del comporto prolungato con l’estensione della conservazione del posto in caso di gravi patologie. Il contratto è stato firmato da un lato da Unic – Concerie Italiane, dall’altro dalle rappresentanze sindacali di settore: Filctem Cgil, Femca cisl, Uiltec Uil. Nel Valdarno interessa circa 6mila lavoratori sparsi in oltre 400 aziende del Comoprensorio del Cuoio, motore della pelle vocata alla moda in Toscana.
Carlo Baroni