CARLO BARONI
Cronaca

Confagricoltura chiede ristori: "Questo è un disastro annunciato"

Il maltempo ha flagellato anche i campi. I danni sono molti e la conta è ancora in corso. Le colline...

Maltempo in provincia

Maltempo in provincia

Il maltempo ha flagellato anche i campi. I danni sono molti e la conta è ancora in corso. Le colline sono state bersagliate da frane e smottamenti. Le zone pianeggianti sono state sommerse in una fase importante e delicata della stagione, con molte semine già fatte, alle soglie della primavera. Confagricoltura va dritta al punto e non lesina le critiche: "Ancora una volta ci troviamo a commentare la cronaca di un disastro annunciato. Adesso basta. Subito un progetto per ridisegnare il reticolo idraulico della piana pisana", duce Paolo Rossi direttore di Confagricoltura Pisa che non usa mezze parole, rispetto alla devastazione e al disastro che ha colpito le imprese agricole e migliaia di ettari coltivati, distrutti dalla forza delle acque. "Il clima impazzito - commenta amaramente il direttore Rossi - ha riversato sulla piana pisana milioni di metri cubi di acqua che, giustamente per evitare gli ingenti danni sulla città di Pisa, sono stati riversati su qualche migliaio di ettari di terreni agricoli seminati a cereali, tramite lo scolmatore di Pontedera. Ciò significa diversi milioni di euro di danni di cui si dovranno, ancora una volta, far carico gli agricoltori".

"Una situazione grottesca - continua Paolo Rossi - perché piove sul bagnato, visto che alcune zone stavano appena risollevandosi dalle ferite dell’ultima alluvione, rattoppate con interventi di somma urgenza che proprio per la loro precarietà non hanno retto alla forza delle acque, invadendo intere aree. E’ evidente - aggiunge il direttore Rossi - che la piana pisana e il suo reticolo idraulico non è più in grado si sostenere queste devastanti avversità, ragione per cui è indispensabile e non più procrastinabile un progetto complessivo, capace di rimediare agli anni di mancata gestione, compreso l’escavo dei fossi, e la riduzione della portata a mare delle acque".

Secondo il direttore di Confagricoltura Pisa, poiché gli agricoltori non possono subire per tutti, tocca alla Regione e al Governo farsi carico dei danni alle loro imprese, immolate per salvare la città. "Si provveda con urgenza al rimborso dei danni - conclude Rossi - eliminando al massimo la asfissiante burocrazia e liberandoli dalle farraginose procedure tecniche. Non raccogliere grano perché alluvionato, significa per loro dover attendere almeno un anno prima del prossimo raccolto e, conseguentemente, per sopravvivere, dover attingere a finanziamenti dai tassi elevati".

Carlo Baroni