Trovato corpo in zona alluvione in Val di Cecina, è la donna dispersa

Da giorni continuavano le ricerche dei vigili del fuoco e delle forze del volontariato. Manca ancora all’appello il nipotino di pochi mesi. La tragedia è accaduta nella notte tra lunedì e martedì

Montecatini Val di Cecina, 30 settembre 2024 – Trovato un corpo nella zona dell’alluvione in Val di Cecina. Si tratta di una donna, la signora tedesca travolta dall’acqua nella notte tra lunedì e martedì.

Con lei fu portato via dalla furia del fiume anche il nipotino di pochi mesi, che ancora manca all’appello. Accadde in località La Gabella, un agglomerato di case che si trova a pochi passi dal corso d’acqua che straripò, nel territorio comunale di Montecatini Val di Cecina. 

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Le ricerche della donna e del nipotino nella zona dell'alluvione

Il ritrovamento è avvenuto a sei km dalla casa dove si trovava la famiglia tedesca che fu appunto sorpresa dalla violentissima piena dopo le piogge di lunedì 23 settembre. Il marito della donna e i genitori del piccolo riuscirono a salvarsi rimanendo aggrappati a degli alberi.

La nonna e il nipotino furono portati via dal torrente Sterza, che a causa della epocale quantità d’acqua caduta sulle colline divenne in pochi minuti un fiume in piena. "L’acqua ha travolto tutto, ha abbattuto i pali della luce – aveva raccontato a La Nazione un’abitante della zona – Una furia violentissima mai vista”. 

Le ricerche hanno visto impegnate centinaia di unità del personale di vigili del fuoco e del volontariato. Sono stati impiegati anche i droni. Il corpo è stato ritrovato intorno alle 15.30 di lunedì 30 settembre da un operatore di mezzi pesanti di una ditta privata che lavorava alla rimozione dei detriti e dei cumuli vegetali. 

Percorrendo una strada vicinale, ha scorto tra la vegetazione quel che poteva sembrare un corpo. I vigili del fuoco e i carabinieri giunti sul posto hanno constatato la presenza di un cadavere di sesso femminile. Il corpo è rimasto immerso a lungo in acqua.

Si deve adesso procedere all’identificazione ufficiale. Sul corpo della donna scatteranno l’autopsia e la verifica del dna perché il corpo non è riconoscibile, ma il luogo del ritrovamento è compatibile con il percorso fatto dalla piena dello Sterza in quelle ore. In questi giorni, la famiglia della donna e del bambino scomparsi durante l’alluvione hanno seguito con ansia e dolore le operazioni di recupero. Un dolore che non finisce. Si continua infatti a cercare il bambino di pochi mesi, anche lui strappato alla sua famiglia dalla furia delle acque.