Crisi della moda e politica: "Se ne esce lavorando tutti dalla stessa parte"

Un centinaio all’iniziativa di Fratelli d’Italia per sostenere il settore conciario "Il Pd smetta di fare demagogia sulla congiuntura per attaccare il governo Meloni".

Crisi della moda e politica: "Se ne esce lavorando tutti dalla stessa parte"

Un centinaio di persone tra amministratori locali e imprenditori del settore ha partecipato all’iniziativa a Castelfranco

Dalla parte dei conciatori alle prese con la crisi. Un centinaio di persone tra amministratori locali e imprenditori del settore ha partecipato all’iniziativa "L’impegno di Fratelli d’Italia per il distretto conciario e della calzatura" che si è tenuta al Teatro della Compagnia a Castelfranco. "Da questa crisi se ne esce se tutti lavorano dalla stessa parte", è il messaggio principale che è stato voluto lanciare dal palco. Sono intervenuti oltre al padrone di casa il sindaco Fabio Mini, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci, il vicesindaco di Santa Maria al Monte Maurizio Lucchesi, il vicesindaco di Santa Croce Sonia Boldrini e l’eurodeputato Francesco Torselli. L’incontro è stato moderato dal coordinatore provinciale FdI Serena Bulleri. "Fratelli d’Italia sta dalla parte dei conciatori senza se e senza ma ed oggi siamo qui anzitutto per dire questo – ha esordito il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci -. In questa fase bisogna lavorare tutti insieme per salvare il Comprensorio adesso e garantirne un futuro. Con il Ministro Urso la scorsa settimana abbiamo fatto proprio questo, ponendo le basi per aprire un focus specifico sul cuoio e il calzaturiero nell’ambito del tavolo sulla moda già costituito da tempo". "Alcuni esponenti del Pd di questa Regione stanno utilizzando questa crisi solo per attaccare il Governo Meloni, un atteggiamento che non fa bene a nessuno – ha aggiunto –. Noi abbiamo due obiettivi: dare risposte nell’immediato ed infatti sul tavolo del Governo c’è sia la revisione degli ammortizzatori sociali che la sospensione dei mutui; e garantire un futuro ad un settore produttivo d’eccellenza a livello internazionale sviluppando processi di formazione specifici e rendendo le aziende più solide a livello globale". "La pelle lavorata nelle concerie toscane - ha detto Torselli - rappresenta un’eccellenza del Made in Italy e un esempio di sostenibilità. Senza questo lavoro, la pelle diventerebbe un rifiuto. A Bruxelles, però, hanno inserito la pelle nel regolamento sulla deforestazione, dimostrando una mancanza di attenzione verso il settore. Non possiamo permettere che un’eccellenza italiana venga penalizzata per decisioni prese senza conoscere a fondo la realtà dei nostri territori. È essenziale che l’Europa riveda queste normative e riconosca il valore delle concerie".

C. B.