REDAZIONE PONTEDERA

Crisi della moda e primi sostegni: "Via libera alla cassa integrazione"

Si alle 8 settimane in deroga per fronteggiare la congiuntura. La soddisfazione di Petrucci (FdI)

Sono arrivate le prime misure di sostegno al settore della moda la cui crisi sta mettendo in forte difficiltà tutta la filiera delle pelle

Sono arrivate le prime misure di sostegno al settore della moda la cui crisi sta mettendo in forte difficiltà tutta la filiera delle pelle

Cassa integrazione in deroga. C’è una prima importante risposta alla crisi della moda che sta interessando tutta la filiera delle pelle. "Ringrazio il ministro Calderone per il risultato raggiunto. Dagli incontri fatti in questi mesi con le associazioni di categoria e i lavoratori erano emerse due questioni fondamentali – spiega il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci. – . La prima è la moratoria sui mutui, sulla quale stiamo lavorando ed infatti Abi ha già preso un’importante posizione in merito. La seconda era quella sulla cassa integrazione, riguardo la quale mi sono interfacciato personalmente sia con il ministro Calderone che con il ministro Urso, con quest’ultimo abbiamo anche incontrato le associazioni ed i sindaci del Comprensorio del Cuoio". La richiesta era quella di avere un’ulteriore boccata d’ossigeno per il 2024 e questo provvedimento "arriva con tempi assolutamente celeri e va nella direzione delle richieste fatte dalle associazioni e dai lavoratori".

Il Consiglio dei Ministri ha approvato otto settimane di cassa integrazione in deroga nel 2024 per fronteggiare la crisi occupazionale dei lavoratori dipendenti delle imprese del comparto moda. E anche un’ulteriore misura di sostegno che consiste nel prevedere che l’integrazione salariale potrà essere pagata direttamente dall’Istituto previdenziale nel caso in cui esistano serie e documentate difficoltà finanziarie.

"Quanto deciso conferma la serietà del governo nell’affrontare la crisi di un settore strategico del Made in Italy – aggiunge Petrucci –. Ci auguriamo che gli esponenti locali del Partito democratico smettano di puntare il dito contro il Governo e siano disponibili a lavorare assieme per garantire un futuro al comparto della moda in generale e al settore del cuoio nello specifico. Abbiamo raggiunto il primo obiettivo che ci eravamo posti, cioè dare risposte nell’immediato al comparto. Adesso lavoreremo per garantire un futuro ad un settore produttivo d’eccellenza a livello internazionale sviluppando processi di formazione specifici e rendendo le aziende più solide a livello globale".

Carlo Baroni