Al centro della discussione, oltre alle problematiche del settore, come i fattori congiunturali, il calo degli ordini e dei volumi produttivi, gli effetti delle crisi geopolitiche, è stato discusso delle misure di sostegno e tutela richieste dalle parti sociali. Nuova seduta del tavolo della moda in Regione per mettere ancora sotto la lente lo stato di crisi che sta mettendo a dura prova conciario e filiera della pelle. Nel corso della riunione è stato elaborato un memorandum in cinque punti per contrastare la crisi della moda in Toscana. I primi quattro punti sono: ammortizzatori sociali con incremento dei fondi stanziati, formazione per riconvertire le professionalità, relazioni industriali per salvaguardare un settore che solo nel distretto conta 6mila posti di lavoro, 450 aziende e un fatturato da oltre un miliardo e mezzo.
Confartigianato Imprese Toscana e Cna Toscana – spiega una nota – da febbraio chiedono misure importanti e urgenti a sostegno di un settore la cui crisi rischia di produrre conseguenze irreparabili sulle filiere della moda e sull’economia toscana e nazionale. Per il presidente nazionale e regionale di Confartigianato Moda Moreno Vignolini e per il Presidente di Federmoda toscana Paolo Pernici: " La presenza al Tavolo di parlamentari nazionali ed europei, dei rappresentanti regionali, dei senatori, ci mette tutti insieme davanti alla pesante realtà della crisi che sta avvolgendo il tessuto produttivo regionale – dicono –. La necessità di intervenire subito attraverso gli emendamenti proposti in finanziaria darebbe un sostegno per poter arrivare al 2025 pronti alla tanto sperata ripresa. Il momento per intervenire ancora c’è, bisogna capire la volontà". Per Luca Tonini presidente di Cna Toscana: "Ribadisco l’importanza del lavoro di Cna e Confartigianato insieme alla Regione sugli ammortizzatori sociali ma 8 settimane non sono sufficienti anche perché mancano ancora le linee guida da parte dell’Inps". Il tavolo è stato presieduto dal presidente Giani. Oltre agli assessori regionali Leonardo Marras e Alessandra Nardini, alle parti sociali, erano presenti molti tra i parlamentari eletti in Toscana e rappresentanti delle istituzioni, del mondo della ricerca e della politica.
Carlo Baroni