Crisi dell’automotive e futuro: "Risorse per proteggere il settore"

Il segretario generale della Fiom-Cgil, Michele De Palma, ha partecipato al volantinaggio davanti ai cancelli della Dumarey a Luciana per sensibilizzare sulla crisi nel settore automotive. La Commissione Europea e il Governo sono sollecitati a intervenire per proteggere l'occupazione e sostenere le aziende della componentistica auto.

Crisi dell’automotive e futuro: "Risorse per proteggere il settore"

Il segretario generale della Fiom-Cgil, Michele De Palma presente al volantinaggio dell’azienda Dumarey (foto d’archivio)

Ieri matina il segretario generale della Fiom-Cgil, Michele De Palma, è stato presente al volantinaggio della Fiom davanti ai cancelli della Dumarey a Luciana. Tema la situazione di Stellantis e in generale del settore automotive in Italia e in Europa stretto nella morsa della crisi. Perchè quest’inziiativa a Luciana? La Dumarey (ex Vitesco, ex Continental) è la più grande azienda di componentistica auto in Toscana, conta 1200 dipendenti."La Commissione Europea deve stanziare tutte le risorse necessarie a sostenere e proteggere il settore – la nota di Fiom –. Deve imprimere più forza ai cambiamenti tecnologici, accompagnandoli con un piano di salvaguardia occupazionale, che non escluda il blocco dei licenziamenti, formazione, ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, riduzione dell’orario di lavoro. Non si può accettare una transizione contro il lavoro". Richiesto grande impegno al Governo. "Deve concretizzare il confronto iniziato più di un anno fa al Mimit: attuare un piano strategico con Stellantis e con le aziende della componentistica. Il settore è strategico e trasversale rispetto alle competenze di più ministeri, quindi non più procrastinabile il coinvolgimento della presidenza del consiglio e dell’Ad di Stellantis, che insieme alle organizzazioni sindacali, determinino le prospettive dell’automotive nel nostro Paese, per poter dare risposte positive ai lavoratori degli stabilimenti Stellantis, ma anche a tutti coloro che lavorano nelle aziende della componentistica". Sono già molte le vertenze di aziende della componentistica, molte anche non metalmeccaniche. "Gli ammortizzatori sociali stanno terminando". Molte imprese di piccole o piccolissime dimensioni già hanno chiuso. Tutto questo in vista dello sciopero del 18 ottobre.