CARLO BARONI
Cronaca

Crisi moda, 15 milioni dal governo

Quasi alla vigilia degli importanti appuntamenti fieristici di fine mese – come Lineapelle, Micam e Mipel – c’è una buona...

Quasi alla vigilia degli importanti appuntamenti fieristici di fine mese – come Lineapelle, Micam e Mipel – c’è una buona...

Quasi alla vigilia degli importanti appuntamenti fieristici di fine mese – come Lineapelle, Micam e Mipel – c’è una buona...

Quasi alla vigilia degli importanti appuntamenti fieristici di fine mese – come Lineapelle, Micam e Mipel – c’è una buona notizia per il settore della moda. Lo annuncia il deputato di Fratelli d’Italia Chiara La Porta. "L’arrivo di 15 milioni di euro, previsti nel decreto attuativo articolo 10 firmato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, insieme a quello dell’economia e delle finanze e a quello dell’ambiente e della sicurezza energetica – dice il parlamentare –, destinati alla valorizzazione della filiera delle fibre tessili naturali e riciclate e della concia della pelle, conferma quanto il governo stia lavorando senza sosta per sostenere fattivamente uno degli asset strategici del nostro paese". "Grazie alla costante interlocuzione con i ministeri competenti, stiamo facendo il possibile per i nostri distretti toscani – prosegue La Porta –, e questa misura ne è ulteriore dimostrazione. In particolare, infatti, i 15 milioni sono destinati alle micro, piccole e medie imprese, che rappresentano la maggior parte che caratterizza l’economia del nostro territorio toscano, che operano nel tessile, riportanti il codice Ateco 13, e a quelle che si occupano della preparazione e concia del cuoio, codice Ateco 15.11".

La Porta spiega come 10 milioni, nello specifico, riguardano la concessione di contributi a fondo perduto e 5 milioni quella di finanziamenti agevolati. "Stiamo dando prova, con concretezza, di essere vicini alle aziende dei nostri territori, e continueremo a farlo con il massimo impegno – conclude – per sostenerle in un percorso di valorizzazione e conferma della loro eccellenza e competitività, attraverso finanziamenti da destinare ad investimenti per innovazione, ricerca e sviluppo". Il settore della moda è sbarcato nel 2025 con sopra le spalle un 2024 difficilissimo, che ha visto un vertiginoso aumento della richieste di cassa integrazione, un forte stallo degli ordinativi, soprattutto a causa della frenata dei grandi brand. Tutto questo ha interessato anche il settore della conceria che, sono un pilastro dell’economia regionale: il distretto di Santa Croce vale circa 6mila posti di lavoro, oltre 400 aziende e un giro d’affari stimato in oltre un miliardo e mezzo l’anno.

Carlo Baroni