
Cristiano Coscetti
Montopoli, 20 gennaio 2016 - Una storia kafkiana. Un grosso equivoco che rischia di costare caro a chi c'è finito dentro. Tutto comuncia con un probabile furto dell’identità. Infatti l’uso improprio di una identità è una fattispecie capace di causare serie conseguenze sia di carattere emotivo che finanziario. Ne sa qualcosa Cristiano Coscetti di Marti, che si è visto recapitare a casa bollette di un’utenza in via Botticelli a Torino. Inizia così, con quella che in un primo momento potrebbe sembrare un semplice errore facilmente risolvibile, un’odissea per cui dovrà tentare di vincere intanto una causa civile in Tribunale. Siamo nella primavera scorsa. Alle prime bollette – come ci spiega l’avvocato Veronica Vivaldi di Santa Croce – «il mio cliente chiama subito il gestore fa fa il disconoscimento: de resto lui non abita a Torino, non vi ha mai abitato, non ha proprietà e non conosce quella strada e quel numero civico».
Scatta la segnalazione del problema che però non si risolve. Nel frattempo il gestore ha venduto il credito e il nuovo titolare chiede al giudice di poter fare accesso nell’immobile di Torino per “sigillare“ l’utenza che non ha pagato e non sta pagando le bollette in questione il cui conto ammonta a ben 10mila euro. A quel punto il malcapitato – sposato con figli, rappresentante di materiale sanitario – si vede costretto a costituirsi in giudizio. Il processo ci celebra a Torino. E anche quest’aspetto da solo racconta il disagio e le problematiche del caso sia a livello economico che delle relazioni personali e familiari: del resto è a Torino che sarebbe stato commesso il fatto, ovvero dove il signor Coscetti si sarebbe cotto la pasta in una casa dove non è mai stato. E’ facilmente comprensibile come il solo arrivo delle utenze abbia creato un certo sbigottimento in famiglia. Il giudice ha chiesto al primo gestore di esibire il contratto che Coscetti avrebbe sottoscritto. «Il contratto, che sarebbe stato stipulato, il gestore ha ammesso che non c’è, non esiste», conclude l’avvocato Vivaldi che il 18 febbraio sosterrà le ragioni del’uomo nell’udienza civile a Torino. Intanto ai carabinieri Coscetti ha presentato denuncia contro ignoti per furto d’identità.