
Piazza della Vittoria a Santa Maria a Monte, di recente ristrutturata. Nel borgo sono ancora in corso i lavori sul retro del palazzo comunale
SANTA MARIA A MONTE"Il centro storico di Santa Maria a Monte sta morendo. Ma noi crediamo che il declino del borgo e del territorio comunale nel suo insieme non sia irreversibile. Faremo una proposta concreta all’amministrazione comunale per affrontare seriamente la questione non più rinviabile". Lo dice, lasciando un po’ di suspance per l’attesa, il gruppo Sinistra Plurale rappresentato in consiglio comunale da Elisa Eugeni. "Il declino del centro storico di Santa Maria a Monte non è determinato dalle circostanze sfavorevoli, dalla casualità o dalle moderne dinamiche sociali – ancora la posizione di Sinistra Plulare – Le ultime amministrazioni comunali non hanno saputo interpretare i cambiamenti, non hanno avuto la capacità di immaginare e disegnare il futuro. Prima di fare un qualsiasi intervento nel centro storico sarebbe stato necessario affrontare e risolvere alla radice il problema dei parcheggi. Tra l’altro ne hanno sempre fatto un cavallo di battaglia delle loro campagne elettorali. Nel 2023, la Del Grande ha addirittura promesso un parcheggio multipiano su tre livelli a San Michele. Naturalmente si sono limitati alla propaganda e non hanno mai presentato un progetto per chiedere il finanziamento necessario"."Nelle ultime tre legislature, le due della Parrella e quella attuale della Del Grande – continua Sinistra Plurale – le giunte hanno campato alla giornata, senza ambizioni né uno straccio di idea sulle cose da fare. Hanno speso una marea di soldi nel rifacimento del look, come se bastasse spostare un monumento o rifare la pavimentazione della via principale, per ridare vitalità ad un paese in agonia. Si sono limitate ad elargire qualche contributo economico ai negozianti anziché studiare e adottare le misure necessarie a ridare vitalità al centro storico. Hanno disincentivato il turismo e creato enormi disagi ai residenti con inutili lavori di manutenzione che hanno paralizzato il borgo per periodi di tempo interminabili. Sono persino riuscite a ridurre i posti auto già fortemente carenti. E hanno speso migliaia di euro per collocare i servizi sanitari in una zona infelice favorendo così la migrazione dei cittadini nelle strutture dei comuni vicini".