CARLO BARONI
Cronaca

Dai banchi di scuola all’azienda. Il Cattaneo alla Figli di Guido Lapi

Fabbriche Aperte 2025: "Una lezione sul campo della vita in conceria". In 29 hanno visitato la Gi. Elle. Emme e scoperto la lavorazione al vegetale.

Un momento della visita alla conceria Gi.Elle.Emme di Ponte a Egola

Un momento della visita alla conceria Gi.Elle.Emme di Ponte a Egola

Dalla scuola alla vita in azienda. Proseguono le visite nelle aziende del Gruppo Lapi per il progetto formativo "Fabbriche Aperte 2025". Nei giorni scorsi è stata la Conceria Gi.Elle.Emme di Ponte a Egola ad aprire le sue porte a 29 studenti e studentesse del Cattaneo. Nell’occasione anche l’azienda chimica specializzata in tannini vegetali, Figli di Guido Lapi, ha presentato i suoi prodotti ai ragazzi. L’incontro è stato inoltre un’opportunità di confronto e dialogo tra vari attori che sul territorio s’impegnano per la crescita e lo sviluppo del settore: erano infatti presenti il sindaco di San Miniato, Simone Giglioli, il sindaco di Santa Croce, Roberto Giannoni, e il presidente del Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale, Massimo Boldrini. "È importante che i giovani conoscano il tessuto industriale che un domani li potrà accogliere come nuovi addetti. Ed è fondamentale che vedano le aziende coi loro occhi per rendersi conto di come funziona una realtà imprenditoriale, di com’è la vita in conceria – ha commentato il CEO di Gi.Elle.Emme, Tommaso Lapi - . Fabbriche Aperte è l’occasione per incontrare i ragazzi, conoscerli, accoglierli, far loro partecipi delle potenzialità del nostro distretto conciario, anche a livello occupazionale".La visita è partita dalla spiegazione dei tannini utilizzati nella lavorazione della pelle conciata al vegetale per poi iniziare il tour in conceria. "Ci teniamo molto a far capire la particolarità dei tannini e della concia al vegetale. Pelle al vegetale e cuoio per suola sono il fiore all’occhiello del nostro distretto, il Dna della concia toscana. Per far questo facciamo provare ai ragazzi un vero bar olfattivo, facendo vedere, annusare, toccare e assaggiare i diversi estratti vegetali. L’unico conciante che si può “mangiare", ha spiegato Stefano Pinori, direttore dell’azienda Figli di Guido Lapi.

C. B.