CARLO BARONI
Cronaca

Dall’hotel allo yacht di lusso. Abitare secondo Masoni

Prima Collezione Casa dell’azienda al conosciutissimo fuorisalone di Milano. Dopo aver vinto la sfida dell’alta moda ecco quella nel settore arredamento .

Nella foto uno scorcio degli interni della Conceria Masoni

Nella foto uno scorcio degli interni della Conceria Masoni

Un debutto che rende onore alla pelle d’eccellenza, interpretandola anche per un altro segmento del lusso e della bellezza, tratto distintivo del miglior saper fare italiano apprezzato nel mondo. La Design Week milanese, il conosciutissimo "fuorisalone", che si celebra in spazi reinventati per l’occasione in concomitanza al Salone del Mobile, vede quest’anno la presenza di una delle aziende più conosciute del nostro distretto conciario per il suo essere costantemente all’avanguardia: Masoni Industria Conciaria Spa. Da due anni, infatti, Masoni investe in ricerca e sviluppo per lanciare la sua sfida – dopo quella vinta già molti anni fa nell’alta moda – al mondo dell’abitare e non solo. Due anni in cui i tecnici dell’azienda hanno cercato il modo di creare degli articoli che rispondessero a tutte le specifiche tecniche richieste al pellame destinato all’arredamento, inclusa la classe ignifuga, mantenendo al contempo le caratteristiche uniche che contraddistinguono la produzione più pregiata di Masoni: la naturalezza del pellame che al tatto restituisce sensazioni morbide, avvolgenti, sensuali. La sperimentazione ha incluso la realizzazione di una prestigiosa suite d’Hotel e gli interni di uno yacht di lusso: uno sforzo che è stato ripagato dal successo, e che ora si trasforma in una nuova opportunità per l’azienda.

La "Collezione Casa" viene presentata in questi giorni in via Moscova 64: un debutto che avevamo annunciato martedì (il servizio era corredato da una foto di repertorio di lavoro in conceria e non ritraeva l’azienda Masoni). In scena un allestimento creato per far recitare alla pelle la parte della protagonista. Niente deve distrarre la vista e l’intero ambiente, pavimenti, mobili, complementi sono stati coperti da grandi teli di nylon da imbianchini creando un ambiente assolutamente neutro, quasi asettico, e dai colori ovattati dove il pellame è l’unica cosa visibile: solo sei pelli appoggiate come abiti di invisibili ospiti su una semplice appenderia, pelli da toccare, abbracciare, annusare. Nessuno sfarzo né clamore per rendere al pellame la sua dignità di materia resa nobile dall’arte conciaria santacrocese. Un debutto che apre nuovi e importanti scenari per il futuro della pelle sui mercati internazionali.