di Gabriele Nuti
Dieci anni da sindaca. Due legislature iniziate con lavori di bonifica dall’amianto (nel 2014 il tetto del nido Petuzzino e nel 2019 la palestra di Staffoli). Due anni di Covid – "che hanno rallentato, se non bloccato, tutto e, di contro, mi hanno anche consentito di conoscere tante gente e tante belle realtà di Santa Croce" – e il keu "che non ha ingessato nulla perché negli ultimi due anni abbiamo fatto molto, a cominciare dall’efficientamento energetico della pubblica illuminazione e all’acquisto di 17 alloggi popolari". In sala consiliare Giulia Deidda (nella foto) si emoziona subito ricordando l’ex assessore Piero Conservi. Ad ascoltarla una cinquantina di cittadini e rappresentanti di associazioni. Gli ex sindaci Signorini e Ciaponi, ex assessori, la candidata sindaca del centrosinistra Mariangela Bucci, la giunta al completo e Alessandro Lambertucci, capogruppo dell’opposizione Per un’altra Santa Croce.
"Cura è stata la parola che ci ha ispirato, dalla qualità urbana alla scuola passando per la cultura e l’attenzione per le persone – In 10 anni sono stati investiti oltre 14 milioni di euro in opere pubbliche. Per le scuole 3.840.000 euro, per viabilità, piazze e mobilità urbana 3.825.000 euro, quasi 550mila euro per i giardini pubblici, 727.000 euro per la riqualificazione degli impianti sportivi, 657.000 euro per il rinnovamento di luoghi culturali come il teatro Verdi e la Biblioteca, 2.720.000 per il diritto alla casa".
"Casa delle associazioni, biblioteca di Staffoli, Hub Giovani e Intercultura, area di sgambamento, orti urbani i luoghi dove le persone si incontrano – ancora Deidda – Abbiamo speso 2 milioni per l’efficientamento energetico di tutta la pubblica illuminazione e di edifici pubblici, ma anche la ciclabile di via San Tommaso che ha aperto la visione di un diverso modo di concepire la mobilità urbana insieme alla forestazione. A questo va aggiunto il grande piano di rimozione dell’amianto dalle ex officine Gozzini. Nel centro storico abbiamo investito oltre 2 milioni di euro. Se tutti i privati ne avessero investiti anche solo la metà avremmo un paese più bello".
"Ho fatto la sindaca in mezzo alla gente – ha detto ancora Giulia Deidda – E abbiamo provato a costruire un pezzo della Santa Croce del domani con i valori che ci hanno sempre guidato e che da sempre caratterizzano il nostro territorio, vale a dire concretezza e accoglienza, sviluppo e solidarietà, innovazione e sostenibilità. Vorrei fosse così Santa Croce fra cinquant’anni, magari anche con una scuola superiore qualificante per il territorio". La fusione con Castelfranco torna ad aleggiare in idee e programmi elettorali. Che ne pensa la sindaca uscente? "Forse nel 2080 – risponde Deidda – ora è prematuro perché c’è bisogno di costruire. Insieme ora facciamo il piano strutturale".
Capitolo keu. "Non mi sono dimessa perché mi hanno eletta e con dignità e forza della mia innocenza non ho smesso di lavorare un solo giorno. Ho fiducia nella magistratura, in me e nel mio territorio – ha concluso Giulia Deidda – La vicenda non ha inciso sulla ricandidatura. il Pd mi ha chiesto la disponibilità, ma dieci anni bastano".