REDAZIONE PONTEDERA

Uccise l'ex compagno di scuola, lo psichiatra in aula prima della sentenza di appello

La Corte d’Appello sentirà lo psichiatra già consulente nel processo di primo grado contro Danny Scotto

La vittima, Giuseppe Marchesano

Pisa, 2 aprile 2021 - Rinviata la sentenza d’appello del delitto Marchesano, il cui imputato è il chiesinese Danny Scotto. Dopo una lunga camera di consiglio la Corte d’appello ha deciso di sentire in aula (a fine aprile) lo psichiatra Alberto Petracca, già consulente nominato per il processo abbreviato di primo grado. Petracca aveva concluso che Danny Scotto "presentava una condizione di stato psicotico delirante sulla base di un disturbo schizotipico di personalità. Pertanto era infermo di mente. La sua infermità era tale da escludere totalmente la sua capacità di intendere e di volere", quando andò a trovare l’ex compagno di scuola Giuseppe Marchesano, a casa sua a Casteldelbosco e lo crivellò di colpi nel novembre 2018.

Nella foto piccola Danny Scotto, nella grande Giuseppe Marchesano

Una volta sentito il consulente la Corte deciderà se procedere con una nuova perizia, riformare la sentenza di primo grado o confermare quella del giudice pisano che aveva assolto Scotto per vizio totale di mente, disponendo per lui una misura di sicurezza di 24 anni in una Rems. Sentenza impugnata in appello dalla Procura di Pisa che chiede ora di mandare Scotto, 29 anni, in carcere per 12 anni e solo dopo la detenzione (a pena espiata) procedere con una misura di sicurezza. L’accusa ritiene quello di Scotto un vizio parziale di mente. L’avvocato Barbara Luceri, difensore di Scotto, ha chiesto alla Corte il rigetto dell’appello della Procura. I familiari della vittima la pensano diversamente: "Scotto sia riconosciuto imputabile di ciò che ha fatto", chiedono la mamma e la sorella di Marchesano, attraverso il legale Gabrio Bagnoli, ritenendo che Scotto sia stato lucido nell’uccidere.

Carlo Baroni