LUCA BONGIANNI
Cronaca

Dialisi, cantiere quasi finito: "L’aumento dei costi aveva rallentato i lavori"

Il nuovo reparto dell’ospedale dovrebbe essere inaugurato ad aprile "L’Estar ha dovuto fare un supplemento di gara, aumentando l’importo".

Entro la fine di febbraio la fine dei lavori e ad aprile l’inaugurazione del nuovo reparto di Emodialisi dell’ospedale Lotti di Pontedera. Sono questi gli obiettivi che l’Asl Toscana Nord Ovest si è data per mettere fine ad un intervento che in questi anni ha subito numerosi ritardi. Ma soprattutto per dare inizio e nuove risposte a tutti quei pazienti che in questi anni sono stati ospitati nei moduli prefabbricati. Ieri mattina è stato fatto il punto della situazione sull’avanzamento dei lavori su cui anche la Lega ha puntato i riflettori muovendo pesanti critiche sui pensati ritardi e i costi per il noleggio dei prefabbricati dove ora si trova il reparto.

"In queste settimane il cantiere è ripartito alla grande – spiega per la direzione sanitaria con Luca Nardi e Simone Lorenzo Romano –. Purtroppo l’aumento incredibile dei materiali e la ditta che doveva predisporre gli impianti si è trovata ad affrontare dei costi che non erano più paragonabili a quelli originari, erano più che raddoppiati. L’Estar ha dovuto fare un supplemento di gara, aumentando l’importo e così siamo ripartiti. La parte edile era partita ed in qualche modo ha completato tutto. Il problema di una dialisi, come d’altronde di tutto l’ospedale, sono gli impianti. I lavori non si sono mai fermati ma naturalmente hanno subito un importante rallentamento. Ora pensiamo che per aprile si possa programmare l’inaugurazione".

Importante l’intervento del Decreto aiuti del Governo alla fine di maggio 2022 che ha permesso di incidere sulle pattuizioni contrattuali. È stato spiegato che i lavori per il nuovo reparto stanno andando a pieno ritmo e che ci sono cinque squadre impegnate sul cantiere. Concludere i lavori a fine febbraio in modo di poterla inaugurare ad aprile nel momento in cui scriviamo sembrano termini ragionevoli. Perché tra il reparto pronto e la sua apertura occorrono dei mesi per il trasferimento di macchine ed arredi, l’attivazione ed il collaudo.

"In questi mesi di ritardi – spiegano i medici – siamo andati avanti con l’acquisto degli arredi, siamo pronti. A quel punto si dismetteranno quel modulo prefabbricato che dovevano essere provvisori ed è diventato decennale. Ma l’importante a questo punto è raggiungere l’obiettivo".

Intanto proseguono i lavori sulla facciata principale del nosocomio che si affaccia su via Roma. Qui è in corso un intervento da oltre 75.000 euro che prevede la realizzazione di una piazza pedonale, oltre che lo spostamento di sottoservizi, una nuova rete fognaria acque meteoriche, riempimenti e la nuova pavimentazione carrabile in autobloccanti per la realizzazione della piazza.