GABRIELE NUTI
Cronaca

Diritto di essere considerati. Genitori e figli nel XXI secolo

Essere padri e madri significa educare, ascoltare e supportare. "Fateci sentire importanti". CLASSE 1^ D SECONDARIA DI PRIMO GRADO GALILEO GALILEI DI MONTOPOLI . .

La classe 1^ D della Secondaria di primo grado Galileo Galilei di Montopoli

La classe 1^ D della Secondaria di primo grado Galileo Galilei di Montopoli

MONTOPOLICari genitori, vi scriviamo perché vogliamo farvi capire come ci sentiamo. Uno dei problemi della nostra società è il rapporto tra genitori e figli. La qualità della vita, l’incertezza economica e il bisogno di garantire stabilità portano spesso gli adulti a perdere di vista le necessità dei figli, specialmente degli adolescenti che necessitano di maggiore attenzione. Spesso, i ragazzi lamentano incomprensioni e, fatto ancora più grave, non viene permesso loro di intervenire nelle discussioni degli adulti, sentendosi dire che sono troppo piccoli per capire certe cose. Questo ci porta a sentirci esclusi, inutili e a cercare rifugio in un mondo virtuale fatto di videogiochi, video su YouTube e chat con persone sconosciute.

Entriamo in un circolo vizioso che ci isola sempre di più, con lunghe ore passate davanti agli schermi e comunicazioni ridotte a messaggi brevi. I genitori, spesso ignari di queste abitudini, pensano che siano gli amici a influenzarci negativamente, quando in realtà il problema nasce dalla mancanza di dialogo e di ascolto. La situazione peggiora quando gli insegnanti segnalano difficoltà scolastiche o comportamenti inappropriati, trovandosi di fronte genitori che rifiutano qualsiasi critica e scaricano la responsabilità su di noi.

Nel XXI secolo non esiste più la figura del "padre padrone", ma molti ragazzi si sentono ancora limitati nelle loro scelte e incapaci di esprimersi. Questo genera insicurezza, conflitti con i genitori e problemi nelle relazioni con i coetanei. L’adolescenza è una fase delicata, paragonabile a un ruscello che diventa un fiume: se il ruscello viene inquinato, il fiume non sarà limpido. Allo stesso modo, se l’adolescenza è vissuta male, l’età adulta ne risentirà. Per questo, dal 2012, ogni primo giugno si celebra la Giornata mondiale del genitore, per ricordare il ruolo fondamentale di madri e padri nella crescita dei figli. Essere genitori significa educare, ascoltare e supportare.

Un episodio recente, accaduto nella nostra scuola, ha dimostrato quanto sia importante il sostegno della famiglia: un ragazzo minacciato da un coetaneo ha trovato coraggio nel parlarne con i genitori, che hanno affrontato il problema e riportato la serenità. Purtroppo, non tutti hanno questa fortuna. Ci sono ragazzi che si sentono soli e incompresi. Ma vogliamo dire a loro che i problemi non cambiano chi sei davvero. La vita è piena di ostacoli, ma sta a noi trovare il modo giusto per superarli. Cari genitori, parlate con noi, ascoltateci, fateci sentire importanti. Anche noi abbiamo qualcosa da dire.