BIENTINA
Nove giorni dopo la tragedia del deposito Eni di Calenzano, il corpo di Davide Baronti stamani potrà essere trasportato a Bientina per il funerale. La salma è stata dissequestrata e dal primo pomeriggio di oggi il feretro sarà esposto nella cappella del commiato dell’agenzia funebre L’Angelo. Domani alle 10, nella chiesa di Santa Maria Assunta, ci sarà la messa funebre.
Durante il funerale di Davide verrà esposto lo striscione di saluto che i tifosi della Sextum Bientina, la squadra dove in passato aveva giocato uno dei figli di Baronti, hanno esposto domenica allo stadio durante la partita contro il Ponte a Cappiano in segno di vicinanza alla moglie Rossana Graziano, ai figli di 20 e 16 anni, ai familiari e parenti e come ultimo saluto all’amico la cui vita è stata tragicamente spezzata mentre stava eseguendo il suo lavoro. La notizia del funerale è stata resa nota anche dal Comune di Bientina sulla pagina Facebook accogliendo una richiesta della famiglia di Davide che in questo modo ha voluto informare in maniera più capillare la cittadinanza.
Nove giorni fa, lunedì 9 dicembre, come detto, la strage al deposito Eni di Calenzano dove arriva l’oleodotto che trasporta carburanti da Livorno. Anche l’altro ieri gli inquirenti, insieme ai periti e ai tecnici, erano sul posto per effettuare un ulteriore sopralluogo. L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Prato. Secondo quanto sarebbe stato accertato, Davide Baronti si trovava nella corsia cinque della piattaforma di rifornimento delle autocisterne e l’esplosione, che ha scatenato un devastante incendio, sarebbe avvenuta nelle immediate vicinanze. Davide era originario di Angera in provincia di Varese. Prima di trasferirsi a Bientina aveva abitato con la famiglia a Cascina.