Alluvione, la Valdicecina ricorda Sabine, Noah e Sandro. La lettera dalla Germania: “Commossi dal vostro impegno”

Due settimane dopo la tragedia di Montecatini al podere della disgrazia si è tenuta una commemorazione nel giorno del lutto cittadino

Montecatini Valdicecina (Pisa), 7 ottobre 2024 – Sono passate due settimane da una data che ha segnato questo angolo di bellezza che la sera del 23 settembre si è trasformato in un incubo per una famiglia tedesca in vacanza in Toscana. A Montecatini Valdicecina, a 15 giorni dall’alluvione, è il giorno in cui ci si ferma per ricordare. Una commemorazione nel giorno del lutto cittadino per ricordare le vittime della Gabella: Sabine Kingbauer, 62 anni e il nipotino Noah di 5 mesi, portati via dalla piena del torrente Sterza, ma anche Sandro Banchellini, il volontario della Croce Rossa che stava andando a cercarli e che invece ha trovato la morte in un incidente stradale sulla Firenze-Pisa-Livorno.

E così, 15 giorni dopo, ancora non si trova il corpicino del piccolo Noah, mentre è stata ritrovata la nonna Sabine, a 6 chilometri di distanza dall’agriturismo dove la famiglia alloggiava. 

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La commemorazione a Montecatini Valdicecina (foto Luca Bongianni/Germogli)

Proprio al podere il Molino il Comune di Montecatini Valdicecina ha commemorato quella tragedia. Qui i nervi sono ancora scoperti e a nessuno sfugge che la cerimonia si tiene alla vigilia di una nuova allerta arancione, tanto che anche a Montecatini le scuole saranno chiuse martedì. Il sindaco Francesco Auriemma, autorità civili e militari, tanti volontari, gente comune. Prima è stato rispettato un minuto di silenzio, poi è stata deposta una corona di fiori. Il vescovo Campiotti ha recitato una preghiera.

Un nodo alla gola di tutti i presenti quando il sindaco ha fatto sapere della lettera scritta da Peter, il marito di Sabine e nonno di Noah. Una lettera in cui l’uomo si dice commosso per la sensibilità nel proclamare il lutto cittadino e in cui ringrazia tutti i soccorritori.