Dodici ore senza avere notizie del padre ricoverato al pronto soccorso. Dodici ore senza che nessun medico abbia fatto sapere qualcosa al figlio dell’anziano che è rimasto in sala d’attesa. Dodici ore senza una parola nonostante le sollecitazioni e nonostante le richieste al personale infermieristico che, come noto, in questi casi può fare solo da tramite con i medici. A raccontare l’accaduto è il figlio che chiede non venga pubblicato nome e cognome. E’ successo domenica.
"Ho dovuto accompagnare mio padre al pronto soccorso per un malore – le parole del figlio – Il trasferimento è statop in ambulanza. Siamo entrati in pronto soccorso al Lotti quando erano circa le 13. Sono rimasto in attesa di notizie oltre 12 ore e nessuno che in questo lasso di tempo si sia degnato di darmi qualche informazione. Ma sarebbe bastato sapere sta meglio, sta peggio. Ma niente, nessuno mi ha detto nulla.
"La dottoressa di turno ha smontato alle 20 e non si è fermata a darmi uno straccio di informazione, la dottoressa che è montata di turno alle 20 ha avuto la necessità di studiarsi i tre casi a lei affidati prima di dare informazioni. Alle 21,30, per disperazione, ho detto all’infermiera all’accettazione se, vista la situazione, non fosse stato più comodo per la dottoressa che tornassi verso le 23. Mi hanno detto che era un’ottima idea. Sono tornato puntuale alle 23, mi hanno fatto aspettare mezz’ora e poi mi hanno detto: ’Mi spiace ma la dottoressa non può riceverla’. Non metto in dubbio il lavoro che svolgono i medici e che quella di domenica sia stata una giornata complicata in pronto soccorso. Ma dov’è l’umanità verso le persone?"