
Desislava Petkova col titolare Piergiorgio Squarcini
Pontedera, 30 dicembre 2015 - Da Capannoli un quesito per l’Accademia della Crusca. Esiste il femminile di elettrauto? E se esiste quale è? Elettrauta? Non è che Desislava Petkova non ci dorma la notte, lei continua a lavorare tranquilla nell’officina «R & S» a fianco del titolare Piergiorgio Squarcini, ma forse in futuro ci saranno altre elettrauto donna e allora il problema terminologico andrà risolto, in omaggio al politicamente corretto. Desi (questo il suo nome per i clienti) è bulgara, esattamente di Sofia. E’ molto apprezzata per come lavora, anche se qualche imbarazzo dei clienti di fronte a una donna in un lavoro finora maschile talvolta c’è.
«ORMAI MI sono abituata e non ci faccio più caso – dice la donna – sono quasi venti anni che ho iniziato ad imparare questo lavoro. Nel 1997 abitavo ancora in Bulgaria, dove avevo finito le scuole superiori, con indirizzo artistico, per la lavorazione della ceramica. Facevo la baby sitter per una famiglia che aveva un’officina e in estate cominciai ad aiutare, sono sempre stata attratta da lavori tecnici. Non pensavo che potesse essere il mio futuro, volevo fare l’Accademia d’arte, ma quell’anno fu molto difficile in Bulgaria. Si rischiava la guerra civile e così raggiunsi mia madre qui in Italia. Feci alcuni mesi come badante poi risposi ad un annuncio di un’officina a Pisa. La risposta era solo telefonica, così quando mi presentai si aspettavano un ragazzo maschio. Ma lavorando li convinsi». In effetti Desi porta i capelli a caschetto, necessariamente corti perché deve inoltrarsi sotto i cofani di auto e mezzi commerciali. «In effetti qui in Italia ho imparato a conoscere bene soprattutto mezzi commerciali e camion e sono contenta del mio lavoro, specialmente quando consegno un mezzo dopo aver risolto il problema e vedo il proprietario felice. Credo anzi che una donna abbia qualcosa in più per svolgerlo: le mani più piccole e agili per muoversi tra gli spazi talvolta minuscoli dei motore. Dal 2009 sono in questa officina, dove mi occupo anche di condizionamento. Di recente mi è capitato anche di cambiare un motore, quindi l’apprendimento è continuo».
Roberto Boldrini