
Ieri mattina l’intitolazione di una stanza al teatro e uno spazio al Centro insieme
Capannoli (Pisa), 24 marzo 2019 - La storia di tre donne differenti vissute in epoche diverse si interseca e prosegue sulla scia della caratteristica che le accomuna: l’appartenenza a una comunità. Così ieri mattina la sindaca di Capannoli Arianna Cecchini ha omaggiato Ida Zucchelli e Giuseppina Capriotti. A loro sono intitolate rispettivamente la stanza al primo piano del teatro comunale e lo spazio Centro Insieme. «Due donne diverse – ha detto la sindaca – che oggi ho avuto l’onore di ricordare in rappresentanza di una comunità in cui hanno lasciato un ricordo importante, ma che ho avuto l’onore di conoscere da vicino perché hanno fatto parte della mia vita. Ida, la mia maestra, la maestra di altri tempi, che mi ha fatto crescere e che quando ho deciso di candidarmi a sindaca di questo paese mi ha dato pochi saggi consigli che mi accompagnano ogni giorno. Giuseppina, la zia, quella che aveva una pensiero gentile per tutti e che con semplicità tendeva una mano ai più deboli. In questi momenti mi sento ancora più orgogliosa di rappresentare la mia Capannoli».
A Giuseppina sono dedicati i locali del Centro Insieme dove le sue allieve continuano l’attività di ricamo e coltivano la sua maestria nell’arte del tombolo. Un luogo adibito alla socializzazione degli anziani che svolgono attività ricreative e culturali quali il ricamo, il cucito, il tombolo o altre attività tipiche dell’artigianato locale, oltre ad attività teatrali e ludiche. Giuseppina è stata per anni principale artefice di corsi di ricamo, cucito nonché maestra dell’antica arte del tombolo, prestando la sua attività gratuitamente all’interno del Centro Insieme diventando esempio per le nuove generazioni.
All'inaugurazione erano presenti le donne che animano adesso il Centro e Cecilia Tessieri la figlia della prima donna sindaca di Capannoli: Ida Zucchelli, alla quale è stata dedicata la sala al primo piano del teatro. Sindaca dal 1982 al 1990 e
«portavoce di pace e democrazia – come è scritto nella motivazione della delibera di giunta comunale –. Donna schietta, energica, coraggiosa, colta con un pensiero disponibile al dialogo, esperta nell’educare alla rettitudine e ai grandi valori dell’umanità, si è dimostrata amante della dignità della persona oltre che sindaco lungimirante».
Sarah Esposito