SARAH ESPOSITO
Cronaca

"Dopo 14 anni difficili ecco un altro duro colpo"

Allarme a Ponsacco e Perignano per le ripercussioni ecomomiche della guerra in Ucraina. Simonelli: "Situazione disastrosa"

di Sarah Esposito

Ponsacco e la Russia un legame consolidato da decenni nel nome del mobile. Rapporti commerciali, collaborazioni lavorative nate dalla richiesta di quel gusto e di qual saper fare tipico della cittadina della Valdera. Un filo che adesso rischia di essere tranciato dalla situazione internazionale e dalla guerra in Ucraina. "Per quanto riguarda il settore del mobile e dell’arredamento – commenta Alessandro Simonelli, presidente area vasta Confcommercio Pisa – con Ponsacco e Perignano ricche di aziende che esportano circa l’80% dei loro prodotti in Russia, Ucraina e negli ex paesi sovietici, posso dire che la guerra in Ucraina rappresenta un colpo durissimo. Veniamo da 12 anni di crisi economica e finanziaria, altri due anni di pandemia, adesso lo scoppio della guerra alle porte dell’Europa è un’altra mazzata per tutto il settore". Un’escalation violenta e improvvisa che si aggiunge a una situazione già molto complessa. "Per le nostre aree del comparto del mobile – continua Simonelli – la situazione è disastrosa, anche in considerazione di normative e burocrazia che scoraggiano le esportazioni anche in altri paesi diversi dalla Russia. Come Confcommercio lavoriamo per richiedere immediate agevolazioni per le aziende del mobile penalizzate, e aiuti economici per ammortizzare il contraccolpo offerto da questa inaspettata e assurda guerra". L’esperienza diretta arriva da chi quotidianamente si confronta con clienti internazionali. Come Archiproject che dalla sede di Ponsacco realizza progetti di interior design da esportare in tutto il mondo. "È incredibile – racconta Alessio Citi, il responsabile dell’azienda – appena due settimana fa mi trovavo a Kiev per un lavoro promettente. La situazione poi è precipitata velocemente. Che conseguenze ci saranno per noi? Dipenderà dalle reazioni di Italia e Europa ma certo è che se dovessero escludere la Russia dallo swift, il sistema per i pagamenti internazionali, per noi sarà un problema immenso". La preoccupazione maggiore è che la guerra in Ucraina possa vanificare anni e anni di rapporti e collaborazioni. "Ci sono molti progetti che adesso sono appesi a un filo – continua – adesso è troppo presto per capire ciò che accadrà. Un ruolo determinante lo avrà il tempo. Quanto durerà questa situazione? Nessuno può dirlo. Siamo costantemente in contatto con i nostri clienti in Ucraina e in Russia, sono e siamo, tutti scioccati".