REDAZIONE PONTEDERA

Duello Biancoforno-Cgil. Oggi presidio e bandiere: "Mai negate le assemblee"

Il sindacato: "L’azienda sostiene di non avere uno spazio idoneo per noi". Lami: "Affittiamo sempre l’auditorium. Messo a disposizione una navetta...".

C’è tensione fra sindacati e Biancoforno. Al centro del duello, ancora, anche il luogo delle assemblee dei lavoratori. "Oggi ci sarà un presidio-assemblea indetto dalla Flai Cgil di Pisa dalle 8,30 alle 12 di fronte all’azienda di Fornacette", spiega una nota del sindacato. Al presidio parteciperà il segretario generale della Flai Cgil Giovanni Mininni, che parlerà "di diritti e sicurezza a partire dalle ragioni e gli obiettivi della raccolta firme per i referendum Cgil per un lavoro tutelato, dignitoso, sicuro". Ma ecco il punto. "L’assemblea – sottolinea la Cgil – si dovrà svolgere all’esterno in virtù del fatto che la Biancoforno, con i suoi 21mila metri quadri di capannoni, sostiene di non avere uno spazio idoneo allo svolgimento della stessa". Ma a queste parole, l’azienda non ci sta. Ed è il presidente Luca Lami a spigare le ragioni.

"Sono sconcertato e deluso – ammette Lami –. Ma, andiamo per ordine. L’azienda non ha un locale idoneo per le assemblea, un locale sicuro, con tutte le caratteristiche che la legge prevede, perché la sicurezza non si fa a parole. Su questo aspetto è in corso con duello giudiziario sul quale attendiamo che si pronunci la Corte di Cassazione. Nei primi due gradi di giudizio ha avuto ragione la Biancoforno: quindi c’è una doppia conferme a nostro favore". Detto questo, Lami spiega, come l’azienda si sia sempre adoperata per consentire lo svolgimento delle assemblee. "Tutte le volte che ci è stata comunicata l’indizione di un’assemblea – aggiunge Lami – noi ci siamo attivati prenotando a spese dell’azienda l’auditorium del centro la Fornace che si trova ad un chilometro da qui. Ma non solo: se richiesto mettiamo a disposizione un bus navetta, paghiamo il tempo e rimborsiamo il tragitto a chi raggiunge il luogo dell’assemblea con mezzi propri". "L’auditorium è già prenotato e pagato anche per domani. Stavolta – lo sfogo di Lami – si sta raggiungendo l’assurdo. Ci è stato comunicato l’intenzione di svolgere l’assemblea sul piazzale e la Biancoforno si è immediatamente attrezzata, con un ingegnere, per predisporre tutti i protocolli di sicurezza che sono necessari: perché ripeto che la sicurezza non si fa con i discorsi. Poi sono venuto a sapere che si tratterà di un presidio-assemblea. Quindi un’altra cosa ancora".

La Biancoforno rappresenta una realtà importante sul territorio che da lavoro a quasi 190 addetti che salgono a 380 con l’indotto. Una realtà da successo nazionale ed internazionale. "Un’azienda – conclude Lami – che non si merita tutto questo. Non se lo merita perché qui nessuno ha mai fatto un’ora di cassa integrazione, nessuno è mai stato licenziato. E siamo una realtà che lo scorso anno ha pagato undici milioni di stipendi. Noi garantiamo serietà e dirititti".

Carlo Baroni