"I babbi non piangono". O forse sì? Secondo Gabriele Collesano, 39enne pontederese, autore del libro "I babbi non piangono" (Ultra Edizioni) e padre di Elia e Livia, "i babbi piangono eccome. Ma non c’è cosa più bella, vera e genuina che godersi a pieno le emozioni che solo un figlio è capace di farti vivere". Un racconto senza filtri dell’essere genitore, nato dalla volontà di coniugare l’amore per la scrittura a quella che secondo Collesano è una vera e propria vocazione, appunto la paternità. "I babbi non piangono" è una frase di Livia rivolta al papà, che nel libro viene ripetutamente smentita dall’autore: "anche i babbi si emozionano e piangono - spiega Collesano -, si lasciano andare quando c’è di mezzo un’avventura fantastica, un’avventura chiamata paternità". Oltre al libro, Collesano da anni racconta la genitorialità sui social, gestendo una pagina Facebook con oltre 17mila follower.
Che tipo di riscontro ha?
"In tanti mi scrivono e mi chiedono consigli, o raccontano a loro volta come vivono l’esperienza di genitore. E’ un modo per confrontarsi e condividere esperienze diverse".
Nella sua pagina si definisce un ’papà senza istruzioni’. Cosa significa?
"Sì, ovviamente non parlo da esperto, ma mi rivolgo a chi mi segue da pari a pari, raccontando episodi di vita quotidiana e vissuti personali. Per me il racconto sui social è uno strumento di condivisione e divulgazione. Capita, ogni tanto, che qualcuno mi faccia domande che andrebbero rivolte a esperti".
Quali sono le sfide per chi è genitore oggi?
"Penso che la più complessa sia riuscire a proteggere i nostri figli: viviamo in un mondo in cui, con l’avvento dei social e internet in generale, la circolazione di qualsiasi tipo di informazione è così immediata che il rischio, per i genitori, è di non riuscire a tenere il passo e dare loro il giusto filtro per proteggersi".
Come affronta i momenti difficili?
"La forza per superarli viene dai miei figli, quindi è molto più semplice di quanto si pensi".
A volte sono i bambini a aiutare gli adulti.
"Si tende a pensare che sia l’adulto a dare al bambino la forza per superare un momento delicato, in realtà è il contrario. È il bambino che con la sua spensieratezza e il suo modo di affrontare la vita ti dà la spinta per superare il momento no".
L’aspetto più bello dell’essere padre?
"La quotidianità, tutte quelle scoperte che anche per un genitore diventano prime volte".