REDAZIONE PONTEDERA

Elezioni, è bufera sul ricorso al Tar. Il Pd: "La Coalizione non è credibile"

Le reazioni sul verdetto del tribunale sul risultato del voto di giugno che ha visto solo 20 voti di scarto. La minoranza: ". Adesso ci aspettiamo che la maggioranza procederà a posare la penna e a ridurre i selfie".

La battaglia legale sul risultato del voto di giugno si è risolta con la respinta del ricorso al Tar

La battaglia legale sul risultato del voto di giugno si è risolta con la respinta del ricorso al Tar

VOLTERRA

"Rispettiamo la decisione del tribunale, ma riteniamo che il nostro ricorso non fosse una mera ricerca dell’errore come sentenziato; la nostra era una legittima azione a tutela della trasparenza e della correttezza delle procedure elettorali". E’ il commento che giunge dalla Coalizione Volterra Civica, che si è vista respingere il ricorso da parte del Tar sul verdetto elettorale di giugno: i 20 voti di scarto fra le due liste e i dubbi sollevati sulle 317 schede nulle e su alcuni aspetti legati ai verbali dei seggi. "Il responso del giudice ha il sapore di un controsenso perché, trattandosi di un giudizio amministrativo, era proprio sugli errori tecnici e sulle possibili irregolarità nei verbali elettorali che si doveva concentrare l’attenzione del Tar - la Coalizione già mostra perplessità sulla sentenza a loro sfavorevole - Avevamo deciso di procedere con il ricorso poiché la differenza tra le due liste era di una ventina di voti. Un margine così ristretto non poteva essere ignorato, soprattutto considerando le richieste dei nostri elettori, che hanno voluto giustamente fare luce".

Coalizione Civica passa all’attacco "Nonostante l’esito del ricorso, rimaniamo determinati a portare avanti il nostro lavoro con impegno e responsabilità, vigilando sulle azioni della maggioranza e proponendo alternative costruttive. Adesso ci aspettiamo che la maggioranza, decisamente tronfia e più serena, procederà gradualmente a posare la penna e a calare il numero di selfie che hanno prodotto in questa seconda campagna elettorale in attesa del ricorso. Il presentimento, infatti, è che tornino in pompa magna gli eventi autoreferenziali e che Santi e i suoi ripartano di nuovo a cantarsela e suonarsela come fatto negli ultimi cinque anni, con una comunicazione unidirezionale che non dialoga con chi ha qualcosa da dire". Ed una domanda assilla la compagine civica: "Siamo davanti a un’opportunità mancata, che ci lascia con lo stesso dubbio: chi ha paura del riconteggio?".

La replica arriva dal Pd: "Le accuse rivolte a tutti coloro che hanno preso parte ai lavori di seggio e allo scrutinio, sono inaccettabili, specialmente quando provengono da un’organizzazione politica. Siamo di fronte a una strumentalizzazione della giustizia per fini politici. Un teatrino di propaganda populista, volto a creare rumore, forse per una frustrazione di chi, avendo perso, cerca di danneggiare l’avversario con ogni mezzo possibile, In sintesi, la Coalizione Civica non solo ha fatto una pessima figura, ma ha anche causato uno spreco di risorse pubbliche. Nella sentenza, il Tar accusa la Coalizione di voler portare avanti una vera e propria “caccia all’errore“. Ci chiediamo che credibilità possa avere una lista civica che viene ripresa dal tribunale per l’infondatezza delle proprie accuse". IP