PONSACCO
L’Inno nazionale ha risuonato all’inizio del sit-in organizzato da Samuele Ferretti per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni affinché salvino la casa di Paola e Paolo Cerretini dall’abbattimento stabilito dal Comune di Ponsacco in esecuzione a una sentenza giudiziaria. "Sentenza sbagliata e ingiusta – attaccano ancora i fratelli Cerretini – Siamo di fronte a un errore giudiziario eclatante. Come è successo a Enzo Tortora e ad altri. Noi abbiamo tutti i permessi del Comune e le carte in regola. Chiediamo che l’errore giudiziaria venga riconosciuto dal Presidente delle Repubblica Sergio Mattarella. Solo lui può bloccare l’abbattimento e risolvere questa ingiustizia".
La manifestazione pubblica davanti alla villetta dei Cerretini è stata organizzata da Samuele Ferretti, da anni in prima linea come libero cittadino e componente di associazioni contro vari problemi. Ferretti ha fatto risuonare l’Inno d’Italia perché, ha detto, "noi crediamo sempre nella Costituzione e proprio in nome della carta costituzionale chiediamo che questa ingiustizia venga cancellata". Al sit-in hanno partecipato molte persone da diversi centri della Valdera e non solo. Al loro fianco è sceso Ferretti insieme a Simonetta Ledda ed è nata l’idea della manifestazione pubblica.
I tempi sono stretti. Ma pare che in alcune istituzioni, prima tra tutte la Prefettura di Pisa, si comincino a palesare dei dubbi sull’abbattimento dell’immobile. Il Prefetto ha nominato un nuovo commissario ad acta e vanno avanti i ricorsi dei Cerretini al Consiglio di Stato e al Presidente Mattarella. zIntanto ieri un grido: "Incanteniamoci qua, questa casa non deve essere demolita". E partono gli applausi.