’Escalation di aggressioni alla Rems’. Stato di agitazione dei dipendenti

Mario Di Maio (Cgil): "Abbiamo incontrato la Asl, ma nessuna azione deterrente. Più personale ed educatori" .

’Escalation di aggressioni alla Rems’. Stato di agitazione dei dipendenti

’Escalation di aggressioni alla Rems’. Stato di agitazione dei dipendenti

La FP Cgil proclama lo stato di agitazione dei dipendenti della Rems, struttura dove una sequela di episodi violenti sta minando la sicurezza del personale sanitario, minacciato e aggredito, e con la furia di un paziente sfociata nella distruzione di un reparto. "Abbiamo incontrato la Asl - dice per la FP Cgil Pisa Mario Di Maio - ma, oltre le buone intenzioni, non vi sono deterrenti per porre fine al problema. La situazione alla Rems si conferma fortemente a rischio. Abbiamo presentato le motivazioni a cui l’azienda deve necessariamente far fronte, visto anche il notevole cambiamento dei pazienti che non rappresentano il classico paziente psichiatrico che necessita di semplici cure: ma pazienti con gravi precedenti, spesso soggetti violenti o casi gravi di soggetti psichiatrici pericolosi". Di Maio denuncia "un aumento esponenziale di segnalazioni e di tentativi di aggressione, un aumento degli infortuni a cui hanno fatto ricorso i lavoratori come dimostrato dai dati del servizio di protezione e prevenzione dei rischi. Nel confronto con l’azienda, a fronte di richieste ben precise da noi formulate per salvaguardare l’incolumità degli operatori, migliorare il servizio nell’assoluto interesse dei pazienti ospiti della struttura, non rileviamo soluzioni utili immediate".

Le richieste della FP Cgil: "Reperire medici psichiatri strutturati, valutare l’aumento del personale per gestire le attività previste rispetto a un modello organizzativo per la cura, la tutela e la riabilitazione dei pazienti, attraverso anche l’introduzione di educatori e assistenti sociali. Oltre a aumentare la vigilanza interna e la sorveglianza necessaria a contenere situazioni pericolose o fuori controllo e migliorare la vigilanza delle forze dell’ordine, che possono eventualmente operare con sorveglianza continua"".