
Esploratrice di camposanti. E quello di San Finocchi dove sono sepolti i matti è assolutamente da visitare
Tutt’altro che una morbosa passione dal timbro spiccatamente macabro. Perché i camposanter sono dei veri e propri appassionati delle memorie che aleggiano nei cimiteri. E la loro bandiera si chiama Giulia Depentor, l’influencer: "Sono un’esploratrice" per dirla con le sue parole – che sta diroccando muraglie di paura e tabù sui luoghi del riposo eterno, creando nuovi perimetri di narrazione in cui si stagliano storie di cimiteri famosissimi in tutto il globo e di altri meno conosciuti, come quello di San Finocchi di Volterra, dove riposano per sempre i matti dell’ex ospedale psichiatrico. Depentor è scrittrice e content creator. Autrice di libri e podcast sui suoi viaggi nei cimiteri più noti e meno noti del globo, ama visitare camposanti e fare ricerche genealogiche.
Un vero e proprio reportage lontano in maniera siderale da pulsioni spettrali mirate a creare un solletico da saga noir. C’è un lavoro documentario, frutto di un’appassionata ricerca delle storie di chi non vive più e dei luoghi in cui le persone sono sepolte. La scrittrice, negli ultimi quindici anni, ha generato contenuti audio e podcast tra Parigi, Barcellona, Berlino e Auckland. Durante i suoi viaggi ha coltivato le passioni di sempre, che ha riversato nel suo fortunato podcast ‘Camposanto’, dedicato agli amanti dei cimiteri, e in un volume, ‘Immemòriam’ edito da Feltrinelli, una sorta di ‘atlante cimiteriale’ in cui la scrittrice porta per mano i lettori in giro per l’Italia a visitare cimiteri e luoghi legati alla morte, raccontando storie, misteri, aneddoti e tradizioni.
Ed ecco che il cimitero dei matti entra di diritto nella classifica dell’influencer fra i camposanti assolutamente da visitare.
"Era connesso all’ex manicomio della città e ora è abbandonato. È molto malinconico perché lì è dove venivano sepolti gli ex pazienti dell’ospedale psichiatrico" ha dichiarato a FanPage. Inserendo il cimitero di san Finocchi fra i più belli da visitare insieme al cimitero di San Michele di Venezia, al cimitero delle Fontanelle a Napoli e al cimitero di Grunewald, fuori Berlino, conosciuto come il cimitero dei suicidi. In un post pubblicato su Instagram, durante la visita a san Finocchi, l’influencer cita Franco Basaglia: "E’ nel silenzio di questi sguardi che egli si sente posseduto, perduto nel suo corpo, alienato, ristretto nelle sue strutture temporali, impedito di ogni coscienza intenzionale".
E poi fa riferimento alla storia di Oreste Fernando Nannetti, l’internato più celebre dell’ex ospedale psichiatrico. Il cimitero di san Finocchi è uno dei luoghi delle memorie che diventò a sua volta, dolore nella cittadella del dolore, il manicomio. Una Spoon River strozzata, dimenticata, lacerata. Violata in maniera infinitesimale da visitatori spavaldi in cerca di brividi, nell’oblio fino al 2016 quando il Comune e la contrada di Porta a selci avviarono un progetto di riqualificazione del cimitero abbandonato dal 1977, restituendo dignità alle sepolture degli ex degenti del manicomio. San Finocchi è diventato anche quinta nel libro della scrittrice Chiara Marchelli ‘Madre Terra’, che nel cimitero dei matti ha costruito una scena del romanzo a tinte gialle ambientato a Volterra. Ilenia Pistolesi