ILENIA PISTOLESI
Cronaca

"Ex manicomio, un piano in armonia con la storia"

Prime reazioni sulla vendita dell’area che diventerà un centro formativo Il sindaco Santi: "Serve un progetto di partecipazione con i cittadini".

di Ilenia Pistolesi

"Siamo in una fase che può approdare a un risultato". Parola del sindaco Giacomo Santi, in relazione alla trattativa in corso per la vendita degli ex padiglioni manicomiali Ferri, Maragliano e Charcot di proprietà Asl: un’operazione che vale 6 milioni e 700 mila euro, con una caparra di 1,5 milioni sborsata dagli acquirenti interessati, un gruppo di imprenditori toscani. "Pensiamo a ciò che la vendita potrebbe portare: il recupero delle volumetrie abbandonate, in un ambito di valorizzazione delle stesse e di contestualizzazione con la città – dice il sindaco - Perché il progetto che ci è stato illustrato porterà alla realizzazione a Poggio alle Croci di un centro di valenza formativa e culturale, in armonia con Volterra e con il contesto di memorie custodite in quei padiglioni. L’auspicio è che venga messo in campo un progetto di partecipazione dei cittadini e gli imprenditori interessati a acquistare i padiglioni hanno dimostrato disponibilità in questo senso, oltre alla doverosa valorizzazione di ciò che rimane, al Ferri, del graffito di Nannetti".

Ecco la posizione del presidente della Fondazione Crv Roberto Pepi: "Una premessa: se chi investe non vede l’orizzonte di un ritorno economico, si rischia che tutto salti. Sono le basi del mercato. Se la vendita dei padiglioni dell’ex manicomio dovesse, come tutti auspichiamo, andare in porto, consentirebbe il recupero di un’area sempre più deteriorata dallo scorrere del tempo. Perché il rishio è che i padiglioni, pian piano, crollino. Inoltre se vi è un investimento con risorse in circolo, si creerebbe un vantaggio per tutto il territorio".

Per il leader di Upv Paolo Moschi, "l’interesse all’acquisto dei padiglioni dell’ex manicomio è un’ottima notizia per Volterra. E sapere che l’obiettivo non sarebbe rivolto alla componente alberghiera, ma si punterebbe a un centro studi e polo formativo, è un’opportunità preziosa. Per questo chiediamo formalmente alla giunta di attivarsi per una veloce variante al nuovo piano operativo, che nascerà quindi già vecchio. Dopo quasi 4 anni il Comune non è riuscito ad adottare definitivamente il nuovo strumento urbanistico, che andrà già rivisto alla luce delle richieste che arriveranno sulle modifiche da fare per Poggio alle Croci. Chiederemo che la Asl reinvesta su Volterra i soldi provenienti dalla vendita. La vecchia Asl 5 non è mai stata generosa nei confronti dell’ospedale di Volterra, e questi immobili non facevano parte neppure della ex Usl 15, ma rientravano negli enti ospedalieri volterrani, che per volontà della Regione sono confluiti nella maxi Asl".