REDAZIONE PONTEDERA

Ex Pinzani, dopo il rogo la cassa integrazione

Locali inagibili per mesi, le fiamme velocizzano l’operazione Granarolo. Il sindaco Santi: "Sono preoccupato per i lavoratori"

Le lunghe operazioni di spegnimento nei locali del caseificio ex Pinzani

Volterra, 17 aprile 2021 - Il primo effetto dell’incendio che si è propagato nel cuore del caseificio ex Pinzani di proprietà di Granarolo rimbomba come un detonatore: quindici dipendenti finiti, da ieri, direttamente nel limbo della cassa integrazione a zero ore. Dunque, dopo il tavolo di trattativa aperto nelle scorse settimane fra il colosso alimentare Granarolo e i sindacati, che pareva schiudersi verso l’ipotesi di una cassa integrazione a rotazione, il danno scatenato dalle fiamme che hanno avviluppato lo stabilimento in zona Montemiccioli provoca una virata verso una cassa a zero ore per quindici dipendenti. L’incendio di giovedì scorso, stando i primi sopralluoghi, dovrebbe essere maturato in un contesto del tutto accidentale, forse un cortocircuito: le fiamme si sono propagate da un settore con celle di stagionatura refrigerate posto al pian terreno. Le lingue di fuoco sono rimaste confinate in un’ala del capannone ma, procedendo verticalmente, hanno marciato spietate anche nel piano superiore, incenerendo l’area adibita a spaccio e degustazione. Gli accertamenti proseguono a tamburo battente, proprio per fugare ogni dubbio sull’origine del rogo: ieri i vigili del fuoco hanno effettuato un sopralluogo tecnico e verranno controllati anche i filmati delle telecamere di sorveglianza. Granarolo fa sapere che "da oggi (ieri per chi legge, ndr ) scatta la cassa integrazione a zero ore per quindici dipendenti. Abbiamo offerto ai dipendenti la possibilità di trasferimento in altre sedi, a Bologna e in provincia di Monza-Brianza, nel Comune di Usmate Velate, dove vi sono stabilimenti Granarolo, e in un’azienda vicina alla ex Pinzani che è copacker di Granarolo. L’incendio – prosegue l’azienda – ha danneggiato gran parte dello stabilimento, il quale resterà inagibile per mesi. Non è possibile, al momento, procedere a una stima del danno poiché sono in corso verifiche che dureranno giorni. Intanto è stato effettuato un sopralluogo da una ditta per il ripristino della stabilità, ma ribadiamo che serviranno mesi. L’origine del rogo sembra accidentale, di natura elettrica". La sindacalista Natasha Merola (Cgil) sottolinea che "la trattativa sindacale era praticamente conclusa con l’avvio della cassa integrazione a rotazione, pur in un contesto difficile in cui si parlava chiaramente di esuberi. Ma c’era la volontà di arrivare a un accordo. L’incendio aggrava la situazione perché si passa a una cassa integrazione a zero ore, e non sappiamo se i dipendenti accetteranno le condizioni di trasferimento offerte dall’azienda. Granarolo, con la quale abbiamo stabilito relazioni sindacali serie, al momento non è in grado di quantificare il danno e dire quando l’attività produttiva tornerà a regime. La faccenda non è semplice". «Sono preoccupato per i lavoratori – dice il sindaco Giacomo Santi – e per una situazione che era in bilico e che adesso, per l’incendio, spinge verso un’accelerata che desta timori per il futuro dei dipendenti e dello stabilimento". Ilenia Pistolesi