CARLO BARONI
Cronaca

"Falso succo di mela biologico", in 14 a processo

Udienza davanti al gup Castellano del tribunale di Pisa. Tra i reati contestati anche l’associazione per delinquere e l’autoriciclaggio

Operazione 'Bad Juice' maxi frode nel settore prodotti bio

Operazione 'Bad Juice' maxi frode nel settore prodotti bio

Ponsacco (Pisa), 29 aprile 2022 - L’operazione "Bad Juice" della procura di Pisa diventerà un processo al dibattimento davanti al collegio del tribunale. Dopo le due posizioni che erano state definite con patteggiamento, nei mesi scorsi, il pubblico ministero Giovanni Porpora – che ha coordinato tutta l’inchiesta – ha chiesto e ottenuto il processo per tutti gli altri soggetti, a vario titolo, finiti nelle indagini sul presunto giro che ruotava attorno alla maxi frode del succo di mela commercializzato, per l’accusa, da un’associazione per delinquere che avrebbe avuto al vertice i fratelli imprenditori Walter e Giorgio Buonfiglio di Ponsacco alla guida della Italian Food srl con sede a San Miniato. L’udienza si è svolta ieri davanti il gup Castellano che, all’esito della discussione, ha disposto per tutti – non essendo stata avanzata richiesta di rito alternativi – il rinvio a giudizio.

In un ruolo di primo piano nella vicenda, nella ricostruzione della Procura, c’è anche Franz Schweigkofler che, per coprire i traffici illeciti del prodotto adulterato, avrebbe predisposto falsa documentazione contabile di altrettanto falsa lavorazione di mele facendole risultare ricevute, lavorate e rivendute alle società coinvolte nell’associazione. L’accusa cardine dell’inchiesta – lo ricordiamo – è quella di aver costituito una stabile associazione a delinquere finalizzata alla produzione, e messa in commercio di prodotti agroalimentari adulterati e sofisticati, e che dopo alcuni trattamenti venivano, per l’accusa, spacciati come "frutto" di agricoltura biologica da destinare anche al baby food. Il lavoro degli investigatori avrebbe permesso di dimostrare che i succhi di mela ottenuti in Serbia, erano prodotti in modo illecito partendo da frutti deteriorati o in avanzato stato di decomposizione, in alcuni casi contaminati, appunto, con prodotti chimici non ammessi in agricoltura biologica.

A vario titolo sono contestati anche l’autoriciclaggio e alcuni reati fiscali. Questi i soggetti che dovranno difendersi davanti al collegio nei prossimi mesi. Oltre i fratelli Buonfiglio e Franz Scweigkofler, pur con posizioni diversificate, ci sono a vario titolo: Beatrice Caponi, Aleksandar Ramovic, Martino Medri, Mariateresa Oliva, Tiziana Poppa, Stefano Mantoan, Fabrizio De Santi, Alessandro Cammelli, Agostino Contursi, Ciro Barba, e Maria Policastro. L’inchiesta è stata condotta dall’ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del ministero e dalla guardia di finanza pisana.