
In quattordici a processo. Verso l’esame degli imputati davanti ai giudici
Una istruttoria della pubblica accusa che ha ripercorso, con le testimonianze in aula – inchiesta del pm Giovanni Porpora – le indagini presunto giro attorno alla maxi frode del succo di mela e i rapporti tra le varie aziende coinvolte. Succo di mela che sarebbe stato commercializzato, secondo gli inquirenti, da un’associazione per delinquere che avrebbe avuto al vertice i fratelli imprenditori Walter e Giorgio Buonfiglio di Ponsacco alla guida dell’azienda Italian Food srl. Il processo, in tribunale a Pisa, è in svolgimento e, martedì scorso, c’è stata un’altra udienza fiume. Nel prossimo passaggio in aula è previsto l’esame degli imputati che potranno anche avvalersi della facoltà di non rispondere. Poi sarà la volta dei testimoni della difesa. Per l’accusa, in un ruolo di primo piano, c’è anche Franz Schweigkofler che, secondo la procura, per coprire i traffici illeciti del prodotto adulterato avrebbe predisposto falsa documentazione contabile. L’accusa cardine dell’inchiesta è, appunto, quella di aver costituito una stabile associazione a delinquere finalizzata alla produzione, e messa in commercio di prodotti agroalimentari adulterati e sofisticati, e che dopo alcuni trattamenti venivano, per l’accusa, spacciati come "frutto" di agricoltura biologica da destinare anche al baby food. Il tutto tra false fatture a favore della ditte "entrate" nel sistema per coprire i traffici illeciti del prodotto adulterato per farlo risultate bio e di provenienza Ue. Un quadro che ora sarà scandagliato dalla difese, pronte ad offrire un copione tutto diverso ai giudici del collegio. A vario titolo sono contestati anche l’autoriciclaggio e alcuni reati fiscali. Oltre i fratelli Buonfiglio e Franz Scweigkofler, pur con posizioni diversificate, ci sono a processo a vario titolo: Beatrice Caponi, Aleksandar Ramovic, Martino Medri, Mariateresa Oliva, Tiziana Poppa, Stefano Mantoan, Fabrizio De Santi, Alessandro Cammelli, Agostino Contursi, Ciro Barba, e Maria Policastro. Parti civili ci sono alcune aziende che ricevevano i prodotti considerati alterati nella composizione. Si torna in aula la prossima settimana.
Carlo Baroni