Ponsacco, 2 luglio 2023 – Ogni sera la stessa bugia alle due figlie piccole: "Papà deve andare a costruire il castello, domani torna". Quel padre si chiama Francesco, ha 31 anni, da alcuni mesi è senza lavoro e senza casa.
E’ costretto a dormire a casa dei genitori, mentre la compagnia e le bambine vivono nella casa dei genitori di lei. Insieme non possono più stare perché nelle due abitazioni non c’è spazio per tutti.
"La cosa più brutta della mia vita è la vergogna che provo quando racconto alle miei due figlie che devo lasciarle per andare a costruire un castello per tornare tutti insieme – racconta Francesco – Non avevo problemi, andava tutto bene. Convivevo con Erika e le mie figlie dal 2016 fino a quando mi hanno licenziato durante la pandemia". L’azienda dove lavorava non ce l’ha fatta ad andare avanti a causa del Covid e ha mandato tutti a casa.
Con la compagna Erika e le due figlie si è trovato senza soldi per pagare l’affitto ed un piccolo prestito da saldare. E’ stato sfrattato dall’abitazione nella quale vivevano tutti insieme. Francesco, disperato, si è rivolto al consigliere comunale di Fratelli d’Italia Pericle Tecce che ha subito organizzato un incontro con l’assessore delle politiche sociali e integrazioni.
Ma il tentativo di mediazione con i proprietari dell’abitazione ha avuto esito negativo e la famiglia di Francesco si è ritrovata in strada. Ora Francesco ha ritrovato un lavoro e vorrebbe riunire la famiglia sotto lo stesso tetto, ma non ci riesce per le complicanze burocratiche causate dal debito con la finanziaria, che peraltro continua a pagare.
«E’ un incubo – racconta il giovane padre – La prima sera che mi sono trovato da solo ho camminato tutta la notte perché non ci potevo pensare. Mi sono sentito male". I servizi sociali si rendono disponibili nel dargli una mano, ma l’unica possibilità sarebbe portare agli assistenti un contratto d’affitto a suo nome, cosa che
è impossibile per le complicanze burocratiche.
«Finire in strada senza una casa è una disgrazia che può capitare a chiunque – dice ancora Francesco – Sono tanti i problemi che possono portare una personaa vivere in maniera disagiata. È possibile perdere il lavoro, non poter pagare l’affitto... ma nessuno finisce in strada per piacere. Io sto vivendo senza la mia famiglia, senza poter dare presenza e amore alle mie due figlie e non ce la faccio più. Provo sdegno nel vedere che la regione Toscana e un comune come Ponsacco si presta a trovare e pagare gli alloggi alle famiglie Rom che, forse, se ci pensiamo bene, hanno creato molti più problemi di me a questa società. Io sono diverso dai Rom? L’amministrazione può aiutarmi solo se riesco a ottenere un contratto di affitto e mi dice di chiedere aiuto ai servizi sociali. Questi ultimi mi dicono di rivolgermi al Comune. È uno scarica barile e io non so come devo muovermi".
«Sono rammaricato per quanto accaduto a Francesco – le parole del consigliere di FdI Pericle Tecce – La cosa inaccettabile è che l’amministrazione comunale non riesca a trovare la giusta soluzione per aiutare questa famiglia. Quando vuole e per chi vuole, il Comune si adopera per offrire risposte celeri e concrete. Ma per Francesco no. Fratelli d’Italia non mollerà e starà accanto al giovane padre e alla sua famiglia finché non avranno la possibilità di ricongiungersi e vivere una vita dignitosa".