
Fauna e flora dei fiumi: qualcosa di incredibile!
Nei fiumi toscani possiamo incontrare pesci come la carpa, il pesce gatto (che prende il nome dai lunghi barbigli) e l’anguilla. Sono diffusi anche uccelli come l’airone (cinerino, bianco o guardabuoi) la garzetta, il tarabuso, le oche bianche, le gallinelle di fiume e il martin pescatore. Tra i rettili troviamo principalmente varietà di tartarughe, testuggini, gechi, lucertole, ramarri e serpenti. Lungo i fiumi toscani riconosciamo molti vegetali tra cui il salice piangente, il sambuco e il pioppo (nero o bianco). Ma gli abitanti degli ambienti umidi toscani non sono più quelli di una volta! Sempre più presenti sono le specie vegetali infestanti alloctone come il Poligono del Giappone e l’ailanto. La nutria, originaria del Sudamerica, era stata introdotta per l’impiego in pellicceria, ma a seguito di soggetti fuggiti o liberati si è diffusa in Europa, Toscana compresa. Dal lago di Massaciuccoli i gamberi della Louisiana hanno raggiunto altre zone umide e aree protette. Il fiume Arno è stato tra i primi habitat ad essere colonizzati dai voraci pesci siluro che possono raggiungere i 100 chili. In Toscana ci sono almeno 2.500 esemplari di Ibis sacro: tra le loro prede ci sono anfibi e piccoli uccelli ancora nei nidi. E non finisce qui. Gli ultimi avvistati in Valdarno sono due esemplari di oche egiziane originarie del Nordafrica! Complici il cambiamento climatico e l’incuria umana, quanto tempo impiegheremo per veder trasformata la nostra regione in una savana con grossi felini appostati nell’erba alta?