
La mostra al Palp di. Palazzo Pretorio sull’artista pontedere Babb è stato prorogata fino all’11 maggio (foto d’archivio)
PONTEDERALa mostra di Babb in corso al Palp Palazzo Pretorio è stata prorogata fino al prossimo 11 maggio e Fratelli d’Italia si chiede sulla base di quali numeri è giustificabile questa proroga. I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia presenteranno un’interrogazione nel prossimo Consiglio comunale per conoscere i dati sull’affluenza, ritenuto "elemento cruciale per valutare il reale impatto dell’evento sul tessuto economico cittadino".
"Nei giorni scorsi – dicono i consiglieri – l’amministrazione ha annunciato una proroga fino all’11 maggio, giustificata da un presunto "interesse crescente". Ma senza numeri ufficiali, resta il dubbio: si tratta di un autentico successo o di un’operazione per mascherare una scarsa affluenza?". In particolare incalza la consigliera Federica Barabotti. "Se davvero l’evento ha riscosso tanto interesse, perché non vengono diffusi i dati delle presenze? Trasparenza vorrebbe che il Comune rendesse pubblici questi numeri, invece assistiamo a un silenzio che lascia supporre un risultato ben diverso da quello dichiarato".
Viene chiesto quanti sono stati gli ingressi registrati dal 6 dicembre al 19 febbraio, data dell’annuncio della proroga e quanti visitatori provengono da fuori Pontedera, a dimostrazione della capacità dell’evento di attrarre turismo culturale. "Siamo felici che diverse scolaresche abbiano visitato la mostra, perché è fondamentale far conoscere ai giovani l’arte di un grande artista pontederese - sottolinea il capogruppo Matteo Bagnoli –. Tuttavia, ci auguriamo che gli organizzatori non puntino sulle scuole solo per gonfiare i numeri, altrimenti parlare di successo sarebbe una grave bugia".