Ferrarelle: "Il modello di Pontedera"

Ferrarelle promuove la sostenibilità a tutti i livelli, utilizzando PET riciclato e carta Flora prodotta con scarti di lavorazione del cacao. Per questa strategia a 360° è stata premiata dal Ceoforlife.

Spinta alla sostenibilità a tutti i livelli. Parole di Ferrarelle che cita, anche, l’esempio di ciò che sta facendo a Pontedera. Aldo Mastellone, direttore della comunicazione di Ferrarelle ha detto: "Noi siamo un’azienda che ha spinto molto, in quanto produttori di bottiglie in Pet, sulla creazione di una cultura di consumi consapevoli attraverso l’educazione e l’informazione rispetto alla plastica vera e propria - aggiunge -, perché la plastica non è tutta uguale. In particolare noi utilizziamo il Pet che è una plastica molto nobile, ma siamo molto impegnati e investiamo nell’utilizzo di R-pet, ovvero una plastica riciclata; la plastica delle bottiglie viene riciclata e torna a nuova vita, possibilmente hanno infinite vite". Mastellone racconta poi che Ferrarelle ha "un’azienda che si chiama Amedei che si trova in Toscana nella chocolate valley di Pontedera e, per incartare le nostre produzioni artigianali di cioccolato di alta qualità, utilizziamo la carta Flora, si tratta di un progetto molto particolare di cui siamo orgogliosi che utilizza gli scarti di lavorazione del cacao, quindi bucce delle fave per produrre incartamenti di questi prodotti". "Contiamo di espandere questo progetto anche con altri partner che vogliono utilizzare questo stesso tipo di tecnologia - sottolinea -, perché crediamo che questa sostenibilità debba essere condivisa. Attraverso tutti questi progetti siamo stati premiati dal Ceoforlife proprio per questa strategia a 360 gradi".